Precisazioni

Attenti ai tatuaggi al “Black Henné Tattoo”

Ci segnalano i nostri contatti un testo in lingua iberica tradotto automaticamente in italiano sul “Black Henné Tattoo”.

Attenti ai tatuaggi al “Black Henné Tatoo”

Sempre più casi, sempre più gravi!!
Ai genitori, nonni, zii, amici che cedono ad offrire tatuaggi temporanei ai ragazzi e adolescenti in vacanza (di solito sono molto persuasivi), state molto attenti con tatuatori africani (no, non è razzismo).
È “Black hennè tattoo”, colorante usato in colorazioni di capelli e nei tatuaggi temporanei, che contiene sempre più grandi quantità di ppd (un chimico estremamente tossico per la pelle e l’organismo) e che può provocare gravi lesioni sulla pelle, con cicatrici permanenti .
Fate attenzione… resta l’avviso!!

Partiamo da una considerazione: useremo un doppio tag, allarmismo e precisazioni perché le foto sono tratte da un caso di cronaca, è un evento che può accadere, ma Internet, come al solito, ha trasformato un avviso tecnicamente ineccepibile in una Catena di S. Antonio che ove non verificata potrebbe suscitare allarmismi.

Vale quanto vi abbiamo detto in una delle nostre guide utili: ogni volta che una Catena di S. Antonio nasce, anche con le migliori intenzioni, lo sconcerto creato ne danneggia il messaggio.

Ciò posto, cominciamo a discutere della notizia.

La storia dietro le foto

Le foto appartengono ad una bambina di nome Madison, ed il caso è del 2017.

Madison era in vacanza in un hotel in Egitto, ed ha pensato di farsi un tatuaggio temporaneo all’Henné Nero che ha causato una reazione allergica. La quale è sfociata nelle ustioni chimiche che abbiamo visto ha richiesto mesi di trattamento con bendaggi particolari per minimizzare le cicatrici.

Il principio fisico e una spiegazione dell’accaduto

L’Henné Nero, come è noto agli addetti al settore, contiene PPD, ovvero p-fenilendiammina, la stessa sostanza contenuta in diverse tinture domestiche per capelli.

E come le affezionate alla tintura per capelli sapranno tra le avvertenze delle tinture per capelli vi è il verificare in anticipo reazioni allergiche.

Attenzione, questo è sempre molto importante: ogni elemento contenente PPD andrebbe verificato con un test allergico. Nell’impossibilità di farlo bisognerebbe quantomeno applicare una minuscola dose dello stesso in un luogo coperto (incavo del polso o dietro l’orecchio) ed attendere almeno 24 ore prima di procedere alla tintura o al tatuaggio provvisorio. In caso di reazioni allergiche, semplicemente desistere o provare. con un diverso prodotto.

Ad esempio, l’Henné Rosso o tinture per capelli prive di PPD o altri allergeni noti.

Il problema è che prima di usare cosmetici bisognerebbe sempre leggere l’etichetta: ma in molti casi questo non accade.

Il turista in vacanza semplicemente si reca nel primo luogo dove vengono offerti tatuaggi all’henné nero, o compra prodotti dei quali non sa/può/vuole leggere l’etichetta e se li applica addosso.

Nel primo caso, sarebbe una pratica essenziale di sicurezza chiedere di poter leggere la lista degli ingredienti e degli allergeni, e evitare il trattamento in caso non si sia sicuri.

La p-fenilendiammina infatti in dosi non consigliate può causare dermatite da contatto, con conseguente fenomeno di sensibilizzazione: ulteriori esposizioni alla sostanza, anche nel range di sicurezza, comporteranno una nuova dermatite da contatto.

In Europa tutti i prodotti cosmetici venduti devono segnalare la presenza di PPD. Cosa che non accade se ci si reca in locali improvvisati o, peggio, pubblicamente offerti.

Non è un problema di etnia: è, come spiegato nella catena che dovreste leggere senza allarmismi, un problema di lasciare l’arte cosmetica solo a persone con idonei titoli al riguardo e in grado di esibire le confezioni dei prodotti da loro usati, che dovranno essere prodotti approvati per la vendita.

Quindi?

Quindi, ricordate che i prodotti che non contengono PPD sono sicuri, ma comunque vanno venduti solo in negozi in grado di esibirvi confezioni integre e con la lista degli ingredienti.

Gli altri vanno sicuramente verificati, e bisogna accuratamente evitarli in caso di nota sensibilizzazione e allergie.

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