Circola sui social media un rinnovato allarme verso la Cocamide DEA, un agente schiumogeno contenuto in alcuni shampoo di libera vendita. Tutti gli appelli riportano tale ingrediente, un derivato dell’olio di cocco, come un possibile cancerogeno.
Ma sarà davvero così?
Al momento ci sono tanti sospetti sulla sostanza in sé, ma si è in attesa di dati conclusivi relativi al suo uso negli shampoo.
L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro elenca la Cocamide DEA tra gli agenti che forse possono causare il Cancro, in un elenco che si declina in cinque gruppi:
Gruppo 1 Cancerogeno per gli esseri umani 114 Gruppo 2A Probabilmente cancerogeno 69 Gruppo 2B Forse cancerogeno 283 Gruppo 3 Non classificabile come cancerogeno 504 Gruppo 4 Probabilmente non cancerogeno 1
Concentrazione massima in preparati pronti per il consumo Contenuto massimo secondario di ammine: 0.5% Altri -Non usare in sistemi introsanti
-Contenuto massimo secondario di ammine: 5% (si applica alle materie prime)
-Massimo contenuto di nitrosamine: 50 microgrammi/kg
-Conservare in contenitori privi di nitriti
Food and Drug Administration (FDA), however, isn’t worried. According to the FDA website, “the FDA believes that at the present time there is no reason for consumers to be alarmed based on the use of these substances in cosmetics.” If the FDA determines that there are health hazards associated with cocamide DEA, then they will notify the public and will reconsider the substance’s standing on the Federal Food, Drug, and Cosmetic Act.
L’FDA non è comunque preoccupata. Secondo la pagina web dell’FDA “L’FDA ritiene che al momento non ci siano ragioni per i consumatori di essere in allarme a causa dell’uso di simili sostanze nei cosmetici”. Se l’FDA rinverrà rischi per la salute associati alla Cocamide DEA, allora il pubblico sarà allertato e verrà riconsiderata la posizione della sostanze nell’Indice Federale indicato dalla normativa su cibo, medicine e cosmetici.
possiamo riportare l’appello della massima associazione Statunitense per la salute, e combinarlo con quanto rilevato in Europa.
È pertanto cosa buona e giusta controllare i prodotti che stiamo usando, decidendo, a seconda delle fornite informazioni, di limitarne l’uso esigendo e controllando il rispetto delle norme di cautela necessarie, ma senza allarmismi. Solo con intelligenza e vigilanza, e all’occorrenza, consultandovi col vostro medico o farmacista, presidio vivente della salute umana.
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