Approfondimento

AIFA approva la quarta dose: per chi, cosa, come e la troppa confusione al riguardo

AIFA approva la quarta dose. Questa è in breve la notizia, perché in esteso ci sono una serie di questioni che volutamente alcuni interpreti di parte (li amiamo chiamare: “Novax”) tendono a confondere per creare rumore social.

A ripensarci non vi è affatto la presunta contraddizione emersa in diverse condivisioni social tra Booster e Dose Addizionale.

Per capirlo dobbiamo tornare tutti al momento di approvazione del booster. Ed alla distinzione tra booster e terza dose.

La fondamentale distinzione tra booster e dose addizionale

Il ciclo vaccinale si considera completo col ciclo primario che, come ogni altra vaccinazione al mondo, può non avere durata “illimitata”.

La definizione di dose booster è quindi

“si intende una dose di richiamo dopo il completamento del ciclo vaccinale primario, a distanza di un determinato intervallo temporale, somministrata al fine di mantenere nel tempo o ripristinare un adeguato livello di risposta immunitaria, in particolare in popolazioni connotate da un alto rischio, per condizioni di fragilità che si associano allo sviluppo di malattia grave, o addirittura fatale, o per esposizione professionale”

mentre la definizione di dose addizionale è

“Per dose addizionale – viene chiarito – si intende una dose aggiuntiva di vaccino a completamento del ciclo vaccinale primario, somministrata al fine di raggiungere un adeguato livello di risposta immunitaria”

La platea della dose addizionale comprende una coorte di immunodepressi: persone che per patologie oncologiche, immunodeficienze primitive o secondarie (derivanti da anomalie a carico del sistema immunitario in un caso, da condizioni necessitati alcune terapie gravose sul sistema immunitario nel secondo), trapiantati che devono assumere immunosoppressori per evitare il rigetto… tutte persone il cui sistema immunitario funziona a mezzo servizio.

Ci piace usare la metafora di “Esplorando il Corpo Umano” per descrivere il sistema immunitario come un piccolo esercito che viene, mediante il vaccino, addestrato a riconoscere una minaccia prima di vederla.

Un soggetto immunodepresso ha semplicemente meno soldatini e piccoli droni (come quelli della serie animata) a disposizione, armati peggio e tecnologicamente arretrati. Vanno quindi sottoposti ad un addestramento più duro per avere le stesse performances.

Ne consegue che per un soggetto in perfette condizioni di salute, il ciclo vaccinale si è chiuso con la seconda dose a cui è seguito il booster. Un immunodepresso ha seguito un “ciclo da tre”, mentre si esaminavano i dati sull’opportunità di seguire lo stesso percorso.

Dati che sono arrivati.

AIFA approva la quarta dose: “Allora avete detto la buffala! Perchè prima non lo dicevate?”

Il senno di poi, a differenza del metodo scientifico, ha una visione di venti decimi. Però vede solo eventi già successi come accade al più triste dei supereroi: Capitan Ovvio.

La forza del complottismo è che prende eventi che sono già accaduti e imbastisce racconti e narrazioni. La “debolezza” della scienza è che non può fare altro che ricevere i dati che arrivano nel tempo.

Ne avevamo parlato in un articolo di Gennaio, dove i complottisti elencavano tutte le “previsioni sbagliate” ipotizzando la presenza di vari complotti.

Quando la realtà è che semplicemente prima del 2020 nessuno avrebbe potuto ipotizzare di trovarci nel pieno della Pandemia più imponente dell’ultimo secolo e prima del 2021 nessuno avrebbe potuto ipotizzare l’emergenza di una variante di importante virulenza.

Se era quindi possibile ipotizzare che una dose booster avrebbe dovuto coronare un ciclo vaccinale completo, sia esso di due dosi che di tre dosi, era essenziale raccogliere dati.

Come sarà essenziale raccogliere dati per capire se, raggiunto l’obiettivo endemia, COVID19 diventerà, come altre malattie simili, un malanno di stagione per cui sarà assai consigliato, se non indispensabile almeno per chi ne è venuto in contatto solo negli ultimi due anni, un programma di vaccinazioni annuali.

Come facciamo con l’influenza: cosa che indispettisce praticamente solo i novax, che si indispettirebbero comunque.

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