Alcuni utenti ci hanno segnalato in queste ore l’impossibilità nel portare a termine transazioni riguardanti ricariche telefoniche di importo basso. Ci riferiamo più in particolare a TIM, che a quanto pare attraverso alcuni suoi circuiti di distribuzione ha imposto dei paletti per tutti coloro che intendono procedere con 5 euro. Taglio molto utilizzato, soprattutto da coloro che dispongono di piani a consumo, o comunque con tariffe fisse piuttosto economiche. Considerando il fatto che anche gli utenti Vodafone e Wind Tre si stiano ponendo delle domande sotto questo punto di vista, è importante inquadrare in modo più generico la situazione.
Dopo le polemiche innescate da alcune rimodulazioni, senza dimenticare le truffe che hanno visto i suddetti operatori protagonisti involontari ed inconsapevoli di un’altra discutibile situazione (potrete ottenere maggiori informazioni con il nostro apposito articolo), a partire dal 19 febbraio tocca inquadrare al meglio la questione delle ricariche telefoniche. Anche perché nel caso di TIM quello che sembrava essere un problema temporaneo, in realtà è tramutato con il trascorrere dei giorni in una vera e propria scelta di marketing.
Una conferma in questo senso ci arriva proprio da TIM, che su Facebook ha provato a chiarire il proprio punto di vista dopo le prime lamentele da parte del pubblico. La replica ufficiale non lascia spazio a dubbi: “Da oggi non è possibile effettuare ricariche da 5 euro da tabaccai/edicole/bar”. In realtà anche tramite l’app dell’operatore al momento non è possibile portare a termine ricariche di 5 euro, mentre abbiamo testato con successo quella classica online tramite Paypal. Conferme anche su Mondomobileweb.
Precisiamo che la questione delle ricariche telefoniche al momento non fa emergere riscontri ufficiali di Vodafone e Wind Tre, ma la storia degli operatori ci insegna che molto spesso le strategie commerciali si sovrappongono tra una compagnia telefonica e l’altra. Insomma, occhi aperti, in attesa di capire come andranno le cose con TIM per i pagamenti di 5 euro.
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