Uno studio “dimostra” che i novax sono inclini a incidenti stradali: il gioco di “correlazione non implica causalità” è un gioco che si può giocare in due. Per quasi tre anni di Pandemia i Novax ci hanno “deliziato” con le loro liste di gente scelta tra i necrologi urlando che “è stato il vaccino”. Spesso con un preciso disegno in mente.
Questa volta è l’American Journal of Medicine a giocare con le cause. E farlo, va detto, con uno studio che per quanto va riconosciuto non implica causalità si abbatte come una Nemesi greca sui novax.
Dimostrati, almeno in un campione di Canadesi, inclini agli incidenti stradali.
Lo studio ammette, testualmente, che i suoi autori sanno che “correlazione non implica causalità”. Più che uno studio è una collazione di dati. In un campione di incidentati canadesi, i novax risultano più inclini al sinistro che i “vaxati”.
Cosa in comune con altre categorie di persone citate nello studio che, in base all’ipotesi formulata dai ricercatori hanno una cosa in comune. Un grossolano e plateale disprezzo per le regole.
Il novax avrebbe un rischio superiore di 1,48 volte, suggerendo gli effetti di una personalità poco incline a ritenere in regole utili per tutti. Una delle ipotesi formulate è che il genere di persona che ritiene che i “Governi impongono i vaccini per ucciderci” sia anche quel genere di persona che ritiene che “gli autovelox sono utili solo per far cassa”, “Airbag e cinture servono a far vendere le macchine nuove” e il Codice della Strada serva solo ai vigili per far multe.
Nondimeno, i limiti dello studio sono ben evidenti. Ma siano di lezione ai novax convinti che basti “uno studio che sconfigge il Mainstream” a dimostrare “cose sui vaccinati”.
A questo gioco si gioca anche in due.
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