Bufala

“Un lavoratore aziendale ha aggiunto il suo sangue contaminato dall’AIDS nella Coca Cola

Ne avevamo parlato il 14 settembre 2017 e speravamo in una redenzione del condivisore compulsivo, ma non è così. Un vecchio screenshot ci comunica del ritiro di un lotto di Coca Cola in quanto “contaminato dall’AIDS” da parte di un dipendente aziendale.

C’è notizia dalla polizia. È un messaggio urgente per tutti. Per i prossimi giorni non bevi nessun prodotto della Coca Cola, come la coda nera, il fioravanti di succhi, lo sprite ecc. Un lavoratore aziendale ha aggiunto il suo sangue contaminato da AIDS. . Vedi MDTV. Si prega di inviare questo messaggio a tutti gli utenti della tua lista. REPETIR: Messaggio importante dalla polizia metropolitana a tutti i cittadini
Per le prossime settimane, non bevi alcun prodotto COCA COLA, in quanto un lavoratore della società ha aggiunto il suo sangue contaminato da HIV (AIDS). E ‘stato mostrato ieri in Sky News. Invia questo messaggio alle persone che ti interessano.

Ti sveliamo alcuni segreti:

  1. “Invia questo messaggio” non è un ordine, dunque non sei obbligato a farlo;
  2. Se il comunicato arriva dalla polizia, sei obbligato moralmente a consultare i canali social e telematici delle forze dell’ordine per trovare conferma;
  3. Se condividi lo stesso senza verificare ti stai macchiando di diffamazione ai danni di un’azienda, dunque sei perseguibile e potresti passare veramente un brutto quarto d’ora con la legge;
  4. Il comunicato è del 2017. C’è scritto nel documento allegato nello screenshot, ma tu non lo hai letto;
  5. Le motivazioni del ritiro, anch’esse, sono indicate nel documento, ma tu non lo hai letto.

Il documento originale

Il documento che non hai letto è allegato alla bufala, e con un po’ di attenzione ti metterebbe in guardia dalla diffusione di un contenuto falso. La nota, infatti, riguarda il ritiro del lotto L170329863M dallo stabilimento di Marcianise (Caserta) disposto dal Ministero della Salute il 26 maggio 2017. Il documento è archiviato a questo indirizzo e vi riportiamo i dettagli:

Motivo del richiamo: Non conformità di produzione. Il contenuto della bottiglia ha un sapore molto sgradevole, un aspetto molto denso e livelli concentrati di caffeina, acido fosforico e solfiti.

Nessun riferimento all’AIDS.

Una bufala nata negli Stati Uniti

Il messaggio, del resto è scritto in un italiano pessimo. Questa volta la “colpa” è di un traduttore automatico per diffondere la bufala alla quale stai aderendo. Scopriamo, infatti, che non hai scoperto niente perché questa bufala nasce nel 2003 ma era riferita alla Pepsi e nel tempo, ovviamente e inevitabilmente, ha cambiato versione più volte.

Ora lo sai, e ora devi smettere di condividere senza verificare.

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