Editoriale

Stupri di guerra: aumentano le segnalazioni in Ucraina, si attiva la solidarietà

Aumentano le segnalazioni degli stupri di guerra in Ucraina. Questo, e il fatto che anche in rapporti sessuali consenzienti ormai la rete delle farmacie è saltata a causa della guerra porta le donne a diventare due, se non tre volte vittima di guerra.

Vittime dirette, perché ovviamente sotto le bombe purtroppo muoiono anche loro (sorte avvenuta alla giornalista Vera Girich).

Vittime perché l’accesso alla sanità è spesso del tutto saltato in zone dove se gli ospedali e le farmacie non sono stati distrutti l’approvigionamento è una chimera.

E vittime perché si registra un netto incremento dei casi segnalati di stupri di guerra. Ne avevamo del resto parlato in un precedente articolo. Quello relativo alla telefonata dell’orrore tra un giovane soldato russo e la sua giovanissima e bellissima moglie. Entrambi patinati come divi della TV, pronti a scherzare sull’opportunità di lui di stuprare le donne ucraine.

Del resto, una volta dichirato che gli Ucraini non sono esseri umani come noi ma un’improbabile esercito di nazisti terroristi gay pronti a omosessualizzare i virili “maschioni” russi l’argine è rotto.

Puoi andare in TV a dichiarare che un conflitto atomico che distrugga l’umanità è una bella cosa, perché ai Russi tutto è dovuto, anche le porte del Paradiso aperte in automatico. E poi trovarti in una situazione in cui si registrano almeno nove casi riportati dalle autorità di donne incinta a causa di stupri perpetrati da soldati russi, e volontari che riportano alla stampa Europea (non sottoposta alla censura del Cremlino) donne ricoverate per violenza.

Diventa quindi una crudele corsa contro il tempo: Planned Parenthood ha inviato 2880 confezioni della Pillola del Giorno Dopo, sia per ripristinare una rete assistenziale devastata che in risposta alle segnalazioni ricevute sugli stupri di guerra.

Segnalazioni che vanno sommate alle statistiche degli omicidi di guerra: alcuni dei cadaveri femminili ritrovati nelle fosse comuni nei pressi di Kiev riportano secondo gli anatomopatologi locali segni riconducibili alla violenza sessuale.

Problema cui aggiungere le ulteriori conseguenze a lungo termine, ovvero la trasmissione di malattie veneree come ulteriore insulto lasciato da un invasore per il quale lo stupro è anche e soprattutto mezzo di punizione e umiliazione.

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