Quando sui social si digitano le parole chiave “Silvia Romano incinta“ ci si ritrova di fronte a un assortimento di post che vanno dalla semplice battuta alla spavalda convinzione. Delle notizie e della disinformazione sulla liberazione della volontaria italiana abbiamo parlato tanto (leggi il nostro archivio), ma le nuove crivellate di fake news operate dai più indigenti mendicanti del web (qui un approfondimento sui viralizzatori social) rendono necessario un approfondimento sulla gravidanza di Silvia Romano di cui tutti parlano senza avere prove.
A scatenare le teorie su una Silvia Romano in dolce attesa sono stati quei gesti immortalati dalle telecamere durante la diretta del suo arrivo in Italia il 10 maggio: la volontaria liberata dai rapitori e riportata a casa si toccava spesso il ventre, e da quei pochi fotogrammi sui social – non senza il supporto di alcune testate o pseudo tali – sono comparse le prime allusioni e le prime teorie.
Il Tempo, in un articolo dello stesso 10 maggio, ne riportava alcune. Tali teorie non hanno trovato risposte fino all’interrogatorio della volontaria italiana liberata di fronte al pm Sergio Colaiocco, durato 4 ore e durante il quale Silvia Romano, con la presenza degli inquirenti, ha raccontato la sua prigionia. Bisogna ricordare, inoltre, che le allusioni sulla gravidanza viaggiavano insieme a quelle del presunto matrimonio con uno dei carcerieri, motivo che avrebbe spiegato la conversione all’Islam con il conseguente cambio del nome in Aisha.
Come dicevamo, durante le 4 ore di interrogatorio di fronte al pm Sergio Colaiocco e in presenza degli inquirenti, Silvia Romano ha raccontato la sua prigionia e ha toccato i punti fondamentali della cronaca del suo rapimento. Oltre alla conversione all’Islam, alle condizioni in cui viveva durante il rapimento e al suo stato d’animo dell’intero periodo, Silvia Romano ha anche smentito alcune informazioni che già stuzzicavano l’opinione pubblica. Smentite che riportano anche Il Tempo, Il Riformista e Giornalettismo sulla base delle dichiarazioni della diretta interessata.
Non mi hanno mai picchiato né esercitato violenza psicologica, fisica o sessuale. Non sono incinta e nessuno ha approfittato di me. Mi rassicuravano sul fatto che presto sarei stata liberata. Non mi hanno mai incatenato o tenuto legata, ero libera di muovermi nelle sei case dove siamo andati. Gli spostamenti erano lunghi e faticosi, ma non ho mai visto in volto i miei carcerieri perché erano sempre coperti.
Silvia Romano ha dichiarato di non essere incinta, e lo ha fatto di fronte al pm. Come ricorda Giornalettismo alcune testate lo avevano dato per certo per poi rimuovere prontamente l’articolo a seguito delle smentite della volontaria italiana liberata. Nonostante siano passati 4 giorni dalle dichiarazioni della ragazza in cui smentisce le voci sul suo conto, si continua a parlare di una Silvia Romano incinta con ossessione, la stessa della bufala sul Rolex indossato dalla volontaria.
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