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Siamo tutti a rischio ban WhatsApp adesso: come far eliminare i contatti più fastidiosi

Una vera e propria minaccia quella del ban WhatsApp, soprattutto per chi in questi anni ha imparato ad utilizzare la nota app di messaggistica in modo sbagliato. Di recente, infatti, abbiamo assistito ad un netto giro di vite concepito dai vertici di questo brand, con il chiaro intento di sacrificare il numero totale di utenti abilitati all’accesso dell’applicazione, al fine di rendere più piacevole l’esperienza di utilizzo di buona parte del pubblico. Si parla di 2 milioni di account eliminati ogni mese.

Come ci ricorda oggi il Financial Express, infatti, è stato sviluppato un nuovo programma in grado di analizzare in modo accurato le segnalazioni di utenti. Rischiano il ban WhatsApp quei profili che tendono a condividere bufale, catene (con l’inoltro frequente di messaggi), ma anche contenuti che lo stesso algoritmo può ritenere delicati. Alla base di tutto, come accennato, c’è la segnalazione che chiunque tra noi può effettuare accedendo alla conversazione con il mittente “fastidioso”, per poi selezionare in alto a destra le informazioni di contatto, fino a scegliere la voce finale del nuovo menù che si aprirà davanti ai vostri occhi. Insomma, non solo denunce potenziali per quello che si scrive su WhatsApp, come riportato non molto tempo fa.

Qualche esempio? La scorsa settimana è diventato un vero e proprio tormentone quello di “Pa pa pa a Sintilli“, tratto da un messaggio audio WhatsApp molto particolare che una ragazza siciliana avrebbe inviato al suo fidanzato. Un contenuto colorito, se vogliamo piccante, non certo più ridicolo di quanti sono stati inviati da tutti noi (o almeno buona parte) al proprio partner. L’argomento è delicato, perché un giorno tutti noi potremmo ritrovarci nella sua situazione. Una storia a prima vista simpatica, ma forse sottovalutata dal popolo del web.

Cosa vogliamo dire? Qualora dovesse arrivare nella vostra orbita il messaggio audio “Pa pa pa a Sintilli“, sarebbe bello se evitaste ricondivisioni dello stesso (se proprio volete diffondere qualcosa, magari fatelo con il nostro invito). Anche perché chi fa girare contenuti simili, qualora dovesse essere segnalato a Facebook, rischierebbe effettivamente di essere eliminato temporaneamente o in modo definitivo dall’applicazione in questione. Insomma, occhio ai ban WhatsApp, perché l’app ora non guarda più in faccia a nessuno.

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