Disinformazione

Serve il green pass anche per gli esami da casa all’Università di Trieste: solita disinformazione

Si fa ancora una volta disinformazione con articoli di giornale che puntano a sminuire il green pass, questa volta in relazione agli esami da dare da casa con l’Università di Trieste. La situazione è ben diversa rispetto a quella che viene fuori attraverso alcuni titoli, al punto da creare la percezione di una realtà distorta. Un po’ come avviene ogni volta che qualcuno prova a parlare del caso Israele per sminuire l’importanza dei vaccini, stando anche a quanto vi abbiamo riportato in mattinata con un altro articolo.

Il malinteso sul green richiesto anche per gli esami da casa all’Università di Trieste

Per farvela breve, qualcuno dice che sia necessario avere il green pass anche per sostenere gli esami da casa con l’Università di Trieste, ironizzando che il virus si possa trasmettere anche attraverso lo schermo. Sarebbe sufficiente leggere il protocollo ufficiale ed originale per capire che la misura debba essere inserita in un discorso molto più ampio. Solo contestualizzando le linee guida, infatti, si comprende quanto sia stato forzato l’approccio avuto da alcune testate e dalle solite community contrare al green pass.

La questione è semplice. Chi concepisce le direttive dell’Università di Trieste, nel sostenere gli esami da casa con green pass, evidentemente non ha voluto spendere cinque minuti per leggere il comunicato. Meglio osservare solo i post social con tanto di meme. Eppure, non ci vuole tanto per capire che l’assenza del green pass non rappresenti di suo un motivo per richiedere gli esami da remoto.

Dunque, se non hai il green pass, questa non può essere da sola una motivazione per sostenere l’esame da casa. Il tutto, in un programma ben più ampio che vede l’Università di Trieste intenzionata ad assicurare attività in sicurezza. Ecco perché verrà richiesto a tutti il green pass. Non solo per gli esami da casa o per il timore che il virus si trasmetta con lo schermo.

Siamo sempre lì. Tutti hanno il diritto ad esprimere il proprio dissenso nei confronti del green pass, di sicuro strumento non perfetto al momento. Chiaro, però, che a queste persone si debba richiedere che gli argomenti utilizzati per sostenere le proprie tesi siano concreti e non fuffa, come emerso oggi 29 agosto a proposito degli esami presso l’Università di Trieste ed il virus che si trasmette con lo schermo.

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