La ricercatrice Judy Mikovits sarebbe stata messa in prigione dopo essersi rifiutata di screditare le ricerche che hanno portato alla scoperta che alcuni retrovirus mortali sono stati trasmessi attraverso i vaccini.
La notizia sta girando ora su internet, in America, e arriverà presto anche in Italia. Nel 2009, la biologa Judy Mikovits, allora direttore di ricerca del Whittemore Peterson Institute (WPI) dedicato alla Sindrome da Stanchezza Cronica, pubblicò un articolo su quello che lei e molti altri ritengono essere un importante passo avanti scientifico nella prestigiosa rivista Science. Il suo team affermò di aver dimostrato un’associazione tra un retrovirus recentemente scoperto chiamato “virus correlato al virus della leucemia murino xenotropica” (XMRV) e la condizione conosciuta come sindrome da affaticamento cronico (CFS), suggerendo una potenziale causa virale per CFS.
Il documento ha ricevuto una copertura internazionale sostanziale. Tuttavia, come con tanti altri studi potenzialmente innovativi, nessuno, inclusi molti degli stessi ricercatori coinvolti nello studio originale, è stato in grado di replicarne i risultati. La ricerca stessa è stata sottoposta a un controllo crescente, con Snopes tra gli esempi, per i metodi inaccurati e cifre ingannevoli.
Il 1° luglio 2011 gli editori di Science hanno rilasciato una “dichiarazione di preoccupazione” sul documento. Il 14 ottobre 2011 gli autori hanno pubblicato una parziale ritrattazione del loro articolo che ha toccato alcuni dei loro dati. Infine, il 23 dicembre 2011, la redazione di Science ha ritirato il documento per intero.
Tre mesi dopo, il Whittemore Peterson Institute licenziò Judy Mikovits per le preoccupazioni sull’integrità del suo lavoro e la sua collaborazione con uno scienziato esterno, come riportato dalla rivista scientifica multidisciplinare Nature.
Il giorno successivo, un blogger ha pubblicato un meme tratto da un articolo del 2009, di cui la Mikovits è stata co-autrice su Science, insieme a quello usato dalla stessa Mikovits in una recente presentazione.
Pochi mesi dopo, la Mikovits è stata arrestata in California per la presunta sottrazione di quaderni, un computer e altro materiale dal Whittemore Peterson Institute di Reno, in Nevada, dopo il licenziamento. L’arresto è conseguenza di una causa intentata dalla WPI che ha chiesto un ordine restrittivo per bloccare la distruzione dei dati da parte della Mikovits.
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