La solidarietà di Matteo Salvini con le forze dell’ordine dopo i fatti di Santa Maria Capua Vetere non è un mistero, dal momento che il leader della Lega ha espresso il suo pensiero sui suoi canali social poco dopo il servizio pubblicato da Domani il 29 giugno 2021.
I fatti del 6 aprile 2020 avvenuti nel carcere “Francesco Uccella” di Santa Maria Capua Vetere, specialmente nella sezione Nilo, sono stati riassunti in questo articolo de Il Post, pubblicato questa mattina 1° luglio 2021.
Nei primi giorni dell’aprile 2020 i detenuti della sezione Nilo del carcere avevano iniziato a protestare per le mancate misure di sicurezza contro il Covid-19, specialmente per la mancata distribuzione dei dispositivi di sicurezza e per la sospensione dei colloqui con i familiari. La notizia di un contagiato tra gli addetti alla distribuzione della spesa, il 5 aprile, aveva acceso maggiormente gli animi.
Il 6 aprile 300 agenti di polizia penitenziaria, tra interni ed esterni, in un’operazione definita “perquisizione straordinaria generale”, mossero violenze contro i detenuti per circa 4 ore. Tra il materiale in mano alla magistratura, oggi, ci sono le riprese della videosorveglianza del carcere, le testimonianze dei detenuti e le intercettazioni degli agenti coinvolti.
La procura di Santa Maria Capua Vetere ha emesso un’ordinanza a carico di 52 persone con arresti in carcere, arresti domiciliari e sospensioni dal pubblico ufficio.
In un video del 28 giugno Salvini ha manifestato la sua solidarietà alle forze dell’ordine, accompagnato da questa didascalia:
Giovedì sarò a Santa Maria Capua Vetere (Caserta) per portare la solidarietà – mia e di milioni di italiani – a donne e uomini della Polizia Penitenziaria che lavorano in condizioni difficili e troppo spesso inaccettabili.
La Lega sarà sempre dalla parte delle Forze dell’Ordine.
Il 29 giugno Matteo Salvini ha dissentito sui social contro la pubblicazione delle foto dei 117 indagati sulla prima pagina delle Cronache di Caserta con queste parole:
Poliziotti sbattuti in prima pagina, con foto, nome e cognome, senza un processo o una condanna, trattati peggio di mafiosi e assassini.
Se qualcuno ha sbagliato è giusto che paghi, ma io mi fido delle nostre donne e dei nostri uomini in divisa.
Per il momento l’ex Ministro dell’Interno non ha aggiornato i follower sulla visita a Santa Maria Capua Vetere, ma potrebbe farlo nelle prossime ore.
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