Parliamo chiari: il russare può davvero diventare indice di gravi problemi che coinvolgono non solo la sventurata persona che dorme accanto a noi, ma anche noi stessi.
Certo, non tutto il russare è uguale, ma ci sono dei casi in cui sarebbe bene chiedere non a noi, non a Internet in generale, ma al proprio medico curante cosa fare, senza alcuna vergogna alcuna di “scocciarlo” per quello che percepite come un problema minore come il russare perché lui saprà nel caso indicarvi la personalità professionale cui rivolgervi.
Il russare, o roncopatia, nasce dal rilassamento dei tessuti delle vie respiratorie superiori che al passaggio dell’aria vibrano. Esattamente come riusciamo a parlare perché facciamo vibrare le corde vocali e moduliamo ulteriomente il suono con lingua e bocca, il passaggio dell’aria attraverso questi tessuti resi flaccidi dal rilassamento e dallo scorrere inesorabile del tempo crea rumori.
Tutto a posto? Forse.
Fortunatamente, in un certo numero di casi si tratta di russamento primario: dormite, russate, vi svegliate riposati lo stesso. In altri casi però potrebbe valere la pena di fare analisi più approfondite.
Se si scopre che il sonno non ha più effetto ristoratore su noi, se abbiamo “sempre sonno” per tutta la mattina, se ci si ritrova a russare così forte da svegliarsi nel sonno o quelle vibrazioni “tolgono il respiro” si sta tracimando nell’apnea da sonno, e sarebbe ora di vedere un medico.
Esami come polisonnografia e poligrafia respiratoria controlleranno la qualità del riposo, un otorinolaringoiatra potrà valutare se vi sono anomalie strutturali dei tessuti, causate dall’eccessivo rilassamento dei tessuti molli, dalle adenoidi o dal setto nasale.
In ogni caso l’eccessivo consumo di alcol e l’obesità sono fattori di rischio per le apnee notturne che peggiorano la qualità del vostro riposo, e se la persona che dorme accanto a voi vi riferisce che oltre al russare compare un respiro affannoso, converrà chiedere aiuto.
La tecnologia in questo aiuta anche i solitari: ci sono ormai svariate app che registrano i rumori notturni da cellulare che potrete usare per capire quanto rumoroso e “strano” è il vostro respiro prima di parlarne con un medico.
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