Fermati ufficialmente gli aggiornamenti per Huawei e Honor, nell’ambito della disputa tra Trump e la Cina sulla questione 5G e gli impianti Huawei che sul suolo americano potrebbero mettere in discussione la sicurezza nazionale. A partire da oggi 20 maggio, Google ha sospeso alcune delle principali attività commerciali legate ad Android con il gigante tecnologico cinese, dopo che quest’ultimo stato aggiunto alla “Lista delle società” per le quali si deve ottenere l’approvazione del governo prima di intraprendere qualsiasi attività. Ci riferiamo a quelle che “richiedono il trasferimento di prodotti hardware e software con aziende statunitensi”.
Huawei è ai ferri corti con il governo degli Stati Uniti da un po’ di tempo ormai, motivo per cui smartphone della società come Huawei P30 Pro e il Huawei Mate X 5G pieghevole non sono mai venduti tramite i maggiori operatori mobili americani. Con le restrizioni di Google, gli Stati Uniti stanno fondamentalmente interrompendo le relazioni con Huawei, una società a lungo accusata di spionaggio per conto del governo cinese.
Secondo Reuters, “Huawei Technologies Co Ltd perderà immediatamente il diritto a ricevere gli aggiornamenti del sistema operativo Android, e la prossima versione dei suoi smartphone al di fuori della Cina perderà anche il supporto ad applicazioni e servizi popolari tra cui Google Play Store e l’app Gmail.”
Ma non tutto è perduto sugli aggiornamenti per Huawei e Honor, soprattutto considerando che i dispositivi attuali non saranno interessati dalla seconda tipologia di restrizioni. Discorso valido almeno per quelli che non riceveranno Android Q, ragion per cui dovrete fare attenzione con modelli 2019 come Huawei P30, Huawei P30 Pro e alcuni Honor 20. Un portavoce di Google ha dichiarato a Reuters che “Google Play e le protezioni di sicurezza di Google Play Protect continueranno a funzionare su dispositivi Huawei esistenti”.
Una notizia che solo in parte ricorda quanto riportato di recente sul blocco di WhatsApp per alcuni smartphone Huawei e Honor, anche se in quel caso c’erano motivazioni differenti da esaminare.
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