Rino Caromna e il Virologo Giodafoss: il “giornalista indipendente” cambia sesso, ma non perde il vizio. È una storia che abbiamo visto mille volte: il troll alle spalle del personaggio dell’immaginaria Beatrice Juvenal/Stefania Piccimni/Mene Folpetond ha deciso di cambiare sesso al suo personaggio.
E il “giornalista indipendente” che un tempo fu donna ed ora è uomo di nome “Rino Caromna”, ma in nessuna incarnazione alcun sesso è mai stato giornalista o esistente ha creato un nuovo personaggio. Anzi due.
Il personaggio che è stato segnalato è il “Virologo
Cosa che è tutt’altro che scontata, anzi è direttamente una bufala. Come visto, all’indirizzo Facebook attualmente occupato da Caromna un tempo rispondeva il personaggio femminile noto come Juvenal/Piccimni/Folpetond.
E il profilo continua a inseguire una sua narrativa. Basata su storie assurde, inventate, contornate di volti generati con l’algoritmo GAN, il “falso più vero del vero” che novax e “fonti russe” hanno scoperto per dare un volto al “Miocuggino” che fa cose.
Un volto generato al computer lo si riconosce facilmente: gli sfondi sono irregolari e surreali: un computer non è in gradi di elaborarli. I volti sono troppo simmetrici, irregolari però in dettagli come orecchie, denti e capelli.
Negli articoli collegati, linkati nel prossimo paragrafo, troverete maggiori dettagli su come provvedere al riconoscimento. Basterà per ora ricordare che Giodafoss ha le stesse irregolarità di Irina Kerimova, “giornalista e debunker del Cremlino” che un tempo fu insegnate di chitarra porta a porta Ucraina col sogno nel cassetto di riverire Putin come nuovo signore e padrone, Giada Clodio parlamentare pronta a togliere il gas ai novax, nonché Bartold Smith e Orest Panasenko, allucinati fantasmi in computer Graphics “uccisi perché avevano le prove di ogni singolo complotto contro Putin e i novax”.
Ed anche il meccanismo è lo stesso: il profilo di Juvenal/Piccimni/Folpetond/Caromna pubblica una sola fake news alla volta, e la spinge in tutti i gruppi novax e ProCremlino che riesce a raggiungere, secondo il copione visto con la bufala di Jacobs vittima del vaccino.
Raggiunta la massima viralità, e confidando che qualcuno degli utenti più creduloni abbia fatto screenshot per ricondividere, cancella tutto e ricomincia daccapo.
Ad esempio prima di Giodafoss i colleghi di Open hanno censito la storia di Antonia Carpinelli, maestra inventata dell’istituto Lyoness di Milano pronta a buttare fuori gli studenti novax dalla classe.
Storia pubblicata, condivisa in gruppi a tema antivaccinismo, no Green Pass e contrari al “mainstream” e poi rimossa, in modo da rendere impossibile ricostruire la catena di condivisioni e concedersi la possibilità di negare.
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