Sì, prevediamo quello che direte: c’è stato davvero un nubifragio in Puglia che ha compromesso il raccolto, ma quella “foto della grandinata in Puglia” non c’entra niente con la stessa.
La tentazione, di fronte ad un disastro, è essere il primo ad avere la foto, lo scoop, il feticcio da esibire per arrivare primi alla notizia. E se non hai la foto, basta inventarla: tanto il fatto è più o meno successo, che male c’è?
Intanto, chi crea simili feticci dimostra che della notizia in sè non gli importa, del parlare dei problemi della popolazione meno che meno. Tutto quello che vuole chi crea artefatti posticci raccontando storie viralizzabili con foto pepate e prelevate altrove è avere il click, il like da vendere e comprare.
Ma vediamola dal lato positivo: il nostro lettore A. ci ha inviato una copia di questa bufala
Grandinata in Puglia!
Compromesso il raccolto!
Aggiungendo una sua personale riflessione.
Il contatto A. infatti ci riferisce di aver, come da noi più volte suggerito, usato Google Immagini per esaminare la foto presa da Internet e rintracciarne la fonte.
E quello che ha ottenuto è la prova che la presunta “foto della grandinata in Puglia” viene in realtà dal Bangladesh.
Ed è estrapolata da un video del 30 Marzo del 2018.
Atteso che in Puglia vi è stata davvero una grandissima perturbazione, che ha interessato diverse zone con grandi piogge e anche grandinate, non comprendiamo come estrapolare foto da disastri lontani nel tempo e nello spazio possa in qualche modo aiutare la popolazione locale.
La sensazione che ne ricaviamo è alquanto amara: nel circo mediatico di Internet, la “nuda verità” non interessa più.
Se basta aggiungere immagini di luoghi e tempi remoti per spettacolarizzarla e renderla virale, ciò viene, sempre più spesso, fatto.
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