PRECISAZIONI Via le guardie mediche di notte, rimane solo il 118

Ci viene segnalata questa notizia da Il Messaggero e citiamo testualmente.

Gli studi dei medici di famiglia resteranno aperti dalle otto a mezzanotte, sedici ore consecutive, ma, dalla mezzanotte alle 8, per ogni emergenza, dovremo chiamare il 118 o andare al pronto soccorso. La guardia medica, di fatto, sta per diventare una specie in via di estinzione

La notizia di questa riforma è vera ma non ancora diventata effettiva, si tratta, per ora di una proposta, sulla quale si sta cercando di trovare un accordo.

Questo progetto prevede un cambiamento generale per quanto riguarda gli studi medici di base. Essi dovranno rimanere in servizio dalle 08.00 – 24.00 , sette giorni su sette, senza pause. Da mezzanotte alle otto del mattino, invece, ci si dovrà affidare agli ospedali o al 118.

Si passerà dunque da un sistema di assistenza di 24 ore su 24 tra medici di base e guardia medica, ad un sistema attivo 16 ore su 24, mentre, per le ore restanti bisognerà affidarci al pronto soccorso o al 118.

Contro la riforma le principali sigle dei sindacati dei medici, perchè questa proposta non snellirebbe il lavoro dei pronto soccorso italiano, al contrario, creerebbe code infinite (mancando il “filtro” della guardia medica), anche per futili motivi ed eliminerebbe le visite a domicilio e le consulenze telefoniche che oggi, evitano l’affollamento incontrollato degli ospedali.

Sempre secondo i medici aderenti al Sindacato dei Medici Italiani (Smi), Fp Cgil Medici, Cisl Medici, Fp Uil Medici e Sindacato italiano medici del territorio (Simet), la popolazione di piccoli paesi risulterebbe penalizzata dalla situazione, dovendo fare, spesso, diversi chilometri per raggiungere il più vicino presidio ospedaliero o aspettare tempi biblici per l’arrivo di un’ambulanza.

Secondo il Ministro della Salute Lorenzin, grande promotrice dell’iniziativa, l’ipotesi di unificare la guardia medica e i medici di base creando delle “aggregazioni territoriali funzionali” in grado di garantire assistenza per 16 ore su 24, risolverebbe in gran parte il problema dei pronto soccorso, oggi al collasso, considerando che, nelle 16 ore di copertura del binomio medico base e guardia medica, viene concentrato il maggior numero di richieste sanitarie.

Aspetteremo ulteriori informazioni sull’approvazione di questa proposta. Mentre vi scriviamo è in corso una manifestazione dei medici davanti al parlamento.

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