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La prima motivazione mossa dal governo Mogadiscio riguarda la maggioranza di credenti di religione musulmana (quasi la totalità dei cittadini somali), per il governo il Natale è una festa cristiana e non islamica. La seconda motivazione è quella legata alla sicurezza. La paura, infatti, è che possano intervenire gli jiadisti di al-Shabaab:
“Christmas will not be celebrated in Somalia for two reasons; all Somalis are Muslims and there is no Christian community here. The other reason is for security,” Abdifatah Halane, spokesman for Mogadishu mayor, told Reuters. “Christmas is for Christians. Not for Muslims.”
Last 25 December, al-Shabaab claimed responsibility for an attack on the main AU base in Mogadishu, which lasted several hours and left three peacekeepers and a civilian contractor dead.
Già nel 2013 venne messo al bando il “Babbo Natale russo” dalle televisioni, ora il Ministero dell’Educazione ha vietato l’uso di fuochi d’artificio, feste, doni e raccolta fondi, così come è vietato installare alberi di Natale vivi o artificiali nelle scuole e nelle università del Paese.
Non solo il Natale, anche le celebrazioni di feste come Halloween sono state vietate.
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