Un post Facebook dell’utente John Graves, di Huston, denunciava il 9 maggio il ritrovamento di un topo in una bottiglia di Dr. Pepper, una delle tante cole made in USA.
Secondo Graves, che ha pubblicato anche il nome e l’indirizzo dell’esercizio commerciale dove avrebbe acquistato la bottiglia, l’azienda produttrice avrebbe risposto semplicemente offrendo un cambio della bottiglia fallata. Successivamente l’utente texano avrebbe precisato, in un altro post del 9 maggio, di aver bevuto quasi la metà della bottiglia prima di accorgersi del contenuto, senza però indicare se ci fossero variazioni nel gusto.
La storia però non può essere provata perché, a quanto sembra, Graves avrebbe rifiutato di consegnare la bottiglia in questione alla Dr. Pepper che aveva disposto delle analisi per verificare l’accaduto.
L’esperto di contaminazioni alimentari Jay Neal, intervenuto sulla questione, ha inoltre dichiarato che un’eventuale episodio del genere può essere possibile, ma è altamente improbabile, visti i processi di produzione che lasciano pochissime possibilità a questo tipo di eventi.
Al prossimo articolo. Valerio M.
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