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In un’intervista del 2015 il padre di Brahim disse: “Aveva perso la testa, datemi le prove che è morto in Siria“.
Visitando quello che sarebbe il suo profilo Facebook, che non dubitiamo fosse già sotto controllo in seguito alla scarcerazione, diremmo proprio di si. Da notare che l’ultimo post risale al periodo della sua morte:
Anche l’account Twitter riporta un ultimo tweet nell’aprile del 2014:
Nel suo profilo Facebook sono presenti numerose fotografie che lo ritraggono a volto coperto. L’unica “scoperta” è quella della foto segnaletica, caricata nel profilo il 1 giugno 2013.
Ecco una foto del 30 gennaio 2014:
Una delle foto, caricata il 31 gennaio 2014, venne usata in seguito da diversi siti e forum in lingua araba e associato ad un terrorista Isis responsabile del reclutamento estero:
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