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Partono le richieste di risarcimenti DAZN (che non sono le sanzioni amministrative)

Partono le richieste di risarcimenti DAZN: almeno duemila soggetti accusati del “pezzotto”, ovvero di aver usufruito abusivamente dei servizi di DAZN (ne parlammo in passato parlando di una operazione che coinvolse soggetti accusati di utilizzo abusivo di altri servizi) mediante piattaforme che distribuivano lo stesso contenuto.

Non vi rimanderemo alla lunga diatriba tra IPTV sì, IPTV no, le sanzioni amministrative irrogate e la difesa degli utenti accusati cche hanno deciso di impugnare le sanzioni irrogate: questo è materia di tribunali.

Quello che vi diremo è che siamo al secondo atto: le richieste di risarcimento.

Partono le richieste di risarcimenti DAZN (che non sono le sanzioni amministrative)

Le richieste di risarcimento, va detto non sono sanzioni amministrative: sono tutt’altra cosa.

Le sanzioni nascono dalla violazione dei diritti audiovisivi, il risarcimento dal fatto che DAZN, parallelamente alla sanzione, richiede i danni per la fruizione del loro servizio.

Partono le richieste di risarcimenti DAZN (che non sono le sanzioni amministrative)

Ipotizziamo per farci capire che un soggetto entri in un famoso ristorante divorando “a quattro palmenti” tutto quello che c’era da offrire nel menù, compresi i piatti più esotici e costosi, per poi fuggire dalla finestra del bagno con la pancia piena e un conto a tre zeri, consapevole che sarebbe andato lì per tentare il colpo gobbo. Da un lato ci sono truffa e insolvenza fraudolenta, dall’altro lato comunque un illecito civile, perché il cibo è stato mangiato e qualcuno deve pagarlo.

Che è quello che sta facendo DAZN ora, eccependo che, sostanzialmente qualcuno le partite le ha guardate e quel qualcuno potrebbe pagare una tantum 500 euro col “giurin giurello” di non farlo più, oppure farsi un procedimento civile per recuperare tutte le spese relative, compreso di spese legali.

Questo è il contenuto della lettera che i 2000 hanno ricevuto: cosa fare a questo punto? Pagare, non pagare?

La soluzione è semplice: contattare il vostro avvocato e spiegare la situazione. Se in base alle conoscenze del vostro legale ed alle vostre effettivamente avete usato il “pezzotto” per un valore eccedente ai 500 euro, “lavarvi la coscienza” potrebbe essere un modo rapido per chiudere la questione.

Se non lo avete fatto, avrete motivo per difendervi nelle sedi idonee, ma il “giovane marmottismo” del “faccio tutto io, magari prima chiedo a Internet a ChatGPT” andrebbe evitato.

Foto tratta da Reddit

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