C’è una ricostruzione finalmente chiara e definitiva su quanto avvenuto nelle ultime ore a Lizzano, in provincia di Taranto, con un segnale di speranza per quanto riguarda il delicato tema della omotransfobia grazie al sindaco di questa piccola realtà. Di recente abbiamo già osservato una gaffe del popolo leghista sull’argomento, in occasione di un intervento di Salvini a Roma, ma oggi arriva dalla Puglia un segnale decisamente incoraggiante per coloro che vogliono difendere i diritti soprattutto degli omosessuali qui in Italia.
Andando con ordine, c’è stata dapprima una nota ufficiale da parte del sindaco di Lizzano, Antonietta D’Oria, che ha fatto sapere tramite Facebook di essere assolutamente contraria all’iniziativa del parroco. La veglia organizzata in questi giorni, infatti, era stata chiaramente pensata per dare un messaggio avverso al disegno di legge sulla cosiddetta omotransfobia, affinché potessero essere ripristinati valori che mettano al centro la famiglia. Intesa con un’accezione più “tradizionalista”. Ebbene, il sindaco di Lizzano, dove sono avvenuti i fatti, è stato molto chiaro in merito:
“Ecco, noi da questa iniziativa prendiamo, fermamente, le distanze. Certo non sta a noi dire quello per cui si deve o non si deve pregare, ma anche in una visione estremamente laica quale è quella che connota la attuale Amministrazione Comunale, la chiesa è madre e nessuna madre pregherebbe mai contro i propri figli. Qualunque sia il loro, legittimo, orientamento sessuale”.
Poi il filmato che ha fatto il giro del web. Alcuni manifestanti, senza creare tensioni, si sono recati nei pressi della chiesa dove il parroco ha riunito i fedeli sull’argomento. Sono arrivate le Forze dell’Ordine, con l’intento di identificare i manifestanti, ma è stato lo stesso sindaco di Lizzano a dissuaderli. Magari identificando prima chi ha creato l’assembramento in chiesa.
Per una perfetta ricostruzione dei recenti fatti di cronaca che hanno visto protagonista il sindaco di Lizzano, nei pressi di Taranto, vi rimandiamo al video a fine articolo, con cui potremo osservare più da vicino la reazione da parte del Primo Cittadino nel momento in cui le Forze dell’Ordine hanno palesato la volontà di identificare coloro che hanno partecipato alla pacifica manifestazione contro il parroco, a sua volta avverso al disegno di legge sulla omotransfobia.
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