C’è una nuova iniziativa del Codacons contro Fedez. Il rapper ha pubblicato una serie di storie su Instagram in cui mostra la raccomandata ricevuta stamattina da parte dell’associazione di Carlo Rienzi, con una certa reazione.
A far infuriare Fedez non è soltanto l’ennesima raccomandata ricevuta dal Codacons, ma il paragone tra la sua raccolta fondi Scena Unita con quella per Malika Chalhi (tutte le notizie nel nostro archivio), la ragazza finita al centro delle polemiche dopo l’acquisto della Mercedes effettuato con i soldi dei suoi donatori. Ricordiamo che Scena Unita è un fondo creato dagli artisti per sostenere i lavoratori dello spettacolo a seguito della grande crisi dovuta al lockdown del 2020.
Con il paragone tra Scena Unita e la raccolta fondi per Malika, il Codacons chiede l’immediato sequestro dei fondi ottenuti, una cifra che ammonta ai 5 milioni di euro . Ricordiamo, inoltre, che il Codacons si era pronunciato anche contro Malika.
Fedez ha risposto alla raccomandata ricevuta dal Codacons in una serie di video. Trascriviamo le sue parole:
“Io cerco sempre di fare una risata però si è arrivati ad un punto dove è veramente insostenibile, questa cosa. Io ricordo che il Codacons, durante l’emergenza Covid, durante il primo lockdown, chiedeva i soldi alle persone con un banner con scritto: ‘Donate per l’emergenza Coronavirus’ quando i soldi andavano direttamente a loro che con l’emergenza sanitaria nulla avevano a che fare. Questi hanno il coraggio di venire a rompere i co***oni ad artisti che hanno raccolto milioni di euro per aiutare i lavoratori dello spettacolo e paragonarla alla raccolta fondi di una ragazzina che si è comprata una Mercedes. Come ca**o è possibile che in questo Paese sia possibile tutto questo? Io ho almeno una trentina di denunce, devo andare in tribunale per 30 volte per questi str***i che intasano i pubblici uffici. Mi sono rotto il ca**o!”.
È dunque in corso una nuova battaglia del Codacons contro Fedez, che a questo giro si confessa esasperato dall’associazione.
AGGIORNAMENTO:
Ai sensi dell’art. 8 della Legge 47/1948, si riceve e comunica ai lettori comunicazione del CODACONS sulla notizia in esame, per cui nessuna richiesta di sequestro è stata avanzata dal CODACONS nei confronti della raccolta fondi avviata da Fedez.
Per rettitudine e onestà comunicativa, e volontaria adesione al codice deontologico giornalistico di cui ci fregiamo pur non essendo un giornale ma un servizio di Fact Checking, comunichiamo.
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