Novax in hub con un braccio finto in silicone è una notizia vera che dimostra come Internet sia cattiva consigliera.
Ricorderete anche voi cosa accadde dopo Sanremo 2021.
Andrea Leanza, makeup artist famoso per il trucco teatrale di Achille Lauro, ricevette l’indecente proposta di un novax pronto a comprare un braccio finto da usare negli hub vaccinali per ingannare i medici.
Giustamente sdegnato, l’artista denunciò pubblicamente l’accaduto, e credevamo che la storia sarebbe finita qui.
Ma si sa, i “leoni” e i “guerrieri” da tastiera vivono in un mondo virtuale di chat e guerriglia online. Che talvolta si traduce in violenza fisica, talvolta si traduce in un riciclo di suggestioni virtuali.
A settembre 2021 nelle chat dei “guerrieri”, assieme ai consigli di comprare i Green Pass dai “sensali del falso” (ottenendo di finire ricattati e coi documenti venduti sul Deep Web) e di rivolgersi a improbabili “amici camorristi” tornò prepotente il consiglio di presentarsi in hub con un braccio finto in silicone.
Teoria così astrusa, così balzana, che nessuno avrebbe pensato ci saremmo arrivati. Eppure è successo.
Alla fine qualcuno ci ha provato, nel Biellese
“Il caso rasenta il ridicolo, se non fosse che parliamo di un gesto di una gravità enorme, inaccettabile di fronte al sacrificio che la pandemia sta facendo pagare a tutta la nostra comunità, in termini di vite umane e di costi sociali ed economici – sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi – La prontezza e la bravura dell’operatrice hanno rovinato i piani di questo soggetto che ora ne risponderà alla giustizia“.
La grottesca immagine descritta dal presidente Cirio racconta la disavventura di un cinquantenne novax che, desideroso di ottenere il Super Green Pass, si è presentato in hub con un braccio di silicone (spalla compresa) legato al busto, si è messo regolarmente in fila con gli altri, ha compilato i documenti del caso e la sera del 2 dicembre si è fatto “beccare” da un’operatrice.
Il braccio in silicone per quanto possa essere simile per colore e fattezze ad un braccio reale ha ovviamente una consistenza diversa e gommosa. Il novax ha quindi cercato di convincere, fallendo, l’operatrice a chiudere un occhio sul suo grottesco tentativo.
La sua storia invece si chiude con una denuncia e una segnalazione in Procura, che riapre l’attenzione sul perdurante fascino dei “guerrieri” per le braccia finte.
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