Phishing

Non cascate nella “vendita dei pacchi non reclamati di Amazon”

Ci segnalano i nostri contatti la presunta “vendita dei pacchi non reclamati di Amazon”

Non cascate nella “vendita dei pacchi non reclamati di Amazon”

Cosa, ovviamente, irreale. Si tratta di un caso di Phishing, una delle truffe online più rinomate. O, in questo caso, quello che rimane quando la macchina del Phishing viene abbandonata per essere spostata altrove.

I segni ci sono tutti.

Non cascate nella “vendita dei pacchi non reclamati di Amazon”

Cliccando sulla presunta “vendita dei pacchi non reclamati di Amazon” si perviene ad un sito di recensioni recente che non consente l’acquisto di merci.

Ovviamente non è sempre stato così.

Originariamente, ci saremmo imbattuti in una struttura pari a quella del simile post “Dei prodotti invenduti di Amazon”.

Ne abbiamo anche parlato all’epoca. E chissà quante altre volte dovremo parlarne ancora.

Avreste incontrato non un sito di recensioni, ma un “portale” che vi avrebbe sottoposto ad un minigioco (“indovina il pacco vincente”) oppure un falso sondaggio promozionale. Qualsiasi cosa per farvi psicologicamente ritenere di esservi “meritati” un premio.

Al termine di tutto questo un post vi avrebbeto incita a condividere i link (che così si diffonderà) e conferire i vostri dati personali, tra cui anche quelli relativi ad account e carte di credito, per ottenere il dono.

Ovviamente quei dati non finiranno mai ad Amazon, ma in mano a soggetti terzi di cui non conoscete le intenzioni e che potranno usarli liberamente, con tutti i rischi del caso.

Siamo di fronte quindi all’ennesimo caso di Phishing: un soggetto si finge Amazon per carpire la vostra fiducia e spingervi quindi a fornire dati personali che altrimenti non dareste ad uno sconosciuto.

In questo caso punta alla vostra avidità: del resto Amazon è una multinazionale, vende molti prodotti e guadagna molti soldi, quindi ci sta che distrugga gli invenduti.

In questo caso leggendo tra i commenti del caso di Phishing possiamo trovare una cifra comune in tutte le persone che dichiarano di aver ricevuto la regalia: sono tutti account nati a settembre le cui uniche attività sono recensioni stereotipate e dichiarazioni di lode per il “donatore”.

Come funziona e cosa succede?

Abbiamo già visto come ormai sia alla portata di chiunque creare dei bot, falsi account di persone “inesistenti ma credibili” a scopi commerciali e politici. Li abbiamo incontrati nella disinformatia post-Sovietica, sotto i panni dei giornalisti Vladimir e Irina e degli “immortali fratelli Sasha e Masha” e incarnati dal “Team Jorge“, organizzazione che dichiara (o millanta, ciò non è chiaro) di poter schierare una intera rete di Bot al servizio di chi paga.

In questo caso lo scopo della “rete di fantasmi” è irretire l’utente.

Cosa accadrà al malcapitato?

Semplice: a differenza della rete di bot, chi cade nelle truffe esiste. Avrà quindi dato nome, cognome, codice fiscale, carte di credito e dati di accesso ad Amazon e indirizzi email a perfetti sconosciuti, certamente non con le più nobili intenzioni che provvederanno a bloccarvi fuori da ogni account di posta o Amazon indicato dedicandosi a impadronirsi del suo contante.

Non gli resterà quindi che rivolgersi alla Polizia Postale, provvedendo a bloccare carte di credito e bloccare altresì tutti gli account prima che lo faccia il truffatore, altrimenti contattare i gestori.

Come ottenere realmente i prodotti restituiti da Amazon

Esiste un modo per ottenere i prodotti restituiti ad Amazon con prezzi modici, o quantomeno ridotti.

Comprare da Amazon Warehouse, il servizio apposito di Amazon che si occupa di rivendere prodotti restituiti e/o ricondizionati (testati e riparati professionalmente, quindi resi pari al nuovo in caso di eventuali danni) a prezzi scontati a seconda dell’offerta disponibile.

Amazon quindi non elargirà mai i prodotti usati o resi mediante anonimi messaggini con richieste di condivisione e dati personali, bensì li rimetterà in vendita su Amazon Warehouse, accessibile anche dal menù principale di ogni singolo prodotto (ove sia disponibile un reso in Warehouse).

Condividi
Pubblicato da

Articoli recenti

No, non è vero che la tastiera QWERTY serve per rallentare i dattilografi

Una delle più diffuse false credenze sulla tastiera QWERTY, il sistema più usato per macchine da scrivere e tastiere, è…

2 ore fa

L’eterna clickbait degli esenti dal canone RAI

Ogni anno a dicembre ci sono degli appuntamenti fissi: Una Poltrona per Due in TV, Mamma ho perso l'Aereo in…

3 ore fa

Rischio aumenti sull’RC Auto? Cosa sappiamo

Uno dei possibili emendamenti al DDL di Bilancio potrebbe prevedere un rischio aumenti sull'RC Auto. L'aumento paventato ci sarà? Se…

4 ore fa

La piaga dello slop AI si manifesta anche con le fake Band in AI su Spotify

Fake Band in AI su Spotify: sembra un titolo allitterato abbastanza per essere il nome di un singolo musicale, ma…

4 ore fa

No, non è vero che Umberto Eco ha dichiarato che il vero male del mondo è la Semi-Ignoranza

Ci segnalano i nostri contatti una citazione secondo cui Umberto Eco ha dichiarato che il vero male del mondo è…

17 ore fa

Torna al cinema “Mamma ho perso l’aereo”: cosa lo rende un film evento vintage?

Torna al cinema "Mamma ho perso l'aereo", per l'evento dei 35 anni. Cinema evento lo possiamo chiamare: qualcosa che ti…

20 ore fa