Ci segnalano i nostri contatti un articolo virale che descrive a Milano la casa più piccola del mondo. Ci sono però due problemi fondamentali.
No, non è a Milano la casa più piccola del mondo (e neppure a Toronto)
Il primo è che la “Little House” da cui sono state prese le immagine si trova a Toronto, in Canada, e ovviamente Toronto in Canada non è a Milano. Il secondo problema è che per quanto piccina sia, la Little House e la casa a Milano malamente rappresentata da essa non rientrano nella top 15 delle case più piccole al mondo.
Ci va però assai vicina.
L’articolo, che astutamente porta chi cerca informazioni sulla “Casetta piccola” ad altri articoli dello stesso portale, descrive la “Casetta piccola” come la casa più piccola del mondo sita a Milano, ma mostra la “Little House” canadese.
A Milano, effettivamente, alla via Tibaldi indicata c’è un sottotetto disegnato dall’architetto Martina Margaria, della dimensione di sette metri quadri
Reale illustrazione del monolocale in Viale Tibaldi
Mentre la casa mostrata nell’articolo indicatoci è la “Little House” canadese, nata per caso su un appezzamento di due metri per trentaquattro su un terreno edificabile che avrebbe dovuto essere un vialetto, diventata quindi una pregevolissima attrazione turistica, una casa fornita di sei stanze in fila l’una all’altra.
Inoltre né una casa, né l’altra detengono il record mondiale: esso spetta alla Twelve Cubic Feet House tedesca se vogliamo considerare le strutture potenzialmente mobili, altrimenti alla Keret House di Varsavia, un metro e ventidue piazzato tra due case.
Foto della Keret House
Tutte le strutture viste hanno in comune qualcosa: tendono per forza di cose a somigliare all’Unhinged Home Design, ilare parodia del triste fenomeno delle Coffin House di Hong Kong (minuscole casette per lavoratori, pensionati e pendolari ottenute frazionando brutalmente e sovente illegalmente già minuscoli appartamenti in unità abitative ancora più piccole) in cui un personaggio in CG di nome “Little John” decide di rendere abitabili dimore da un paio di metri quadri massimo usando poteri magici, soppalchi in acciaio galvanizzato con tasselli ad espansione “prestati dalla zia” e altri fenomeni improbabili e paranormali.
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