Fact checking breve: la Picierno non ha chiesto di ritirare il passaporto a Totti in quanto filorusso. Fact checking esteso: c’erano una volta i “cloni buffi” dei giornali italiani. Il “Fatto QuotiDAIno”, la “ReFubblica”… finti giornali creati coi loghi e i marchi di testate famose, il nome di poco taroccato per poter registrare un dominio ma abbastanza simile all’originale per essere condivisi pieni di notizie buffe e assurde, come l’invito a portare gli escrementi freschi dei propri cani in comune per avere un bonus o l’occasionale “scatola di schede elettorali segnate col voto sì”
No, la Picierno non ha chiesto di ritirare il passaporto a Totti in quanto filorusso
Lo scopo era ovviamente ottenere click e quell’incazzatura permanente che oggi chiamiamo “ragebait” e che porta a fare click facili. Recentemente nell’agone è entrata la c.d. “guerra ibrida”, con la nascita dei “siti doppelganger”, versione 2.0 dei “falsi d’autore” che ora imitano perfettamente i loghi delle testate occidentali proponendo false notizie politicamente orientate.
Come è avvenuto anche in questo caso.
Secondo la condivisione sui social l’eurodeputata Pd e vicepresidente del Parlamento europeo avrebbe richiesto il ritiro del passaporto a Totti perché andrà a Mosca, quindi dimostrando che l’Europa è nemica della Russia, dittattoriale ed avrebbe cominciato una “caccia alle streghe” contro i filorussi.
Si tratta di un articolo doppelganger, un falso di autore.
La foto, e parte del titolo, sono presi da un articolo chiamato “Picierno: “Lega e 5S di nuovo in sintonia, sul Cremlino rinasce l’asse gialloverde” “ nel quale viene criticata la linea politica dei due partiti, uno di governo ed uno di opposizione, quindi implicitamente ammettendo un po’ di maretta nel c.d. “Campo Largo”, ovvero l’alleanza a maglie strette che strette a volte non sembrano tra PD e M5S.
L’articolo reale
L’articolo è stato modificato ad arte introducendo la falsa narrazione del passaporto di Totti: come tutte le notizie Doppelganger, esse hanno un ciclo vitale che prevede la diffusione sui social per poi passare a canali Telegram che diffondono la notizia nel “mercato delle fake interno” (quindi ammanendo al lettore russo l’immagine di un Occidente ostile e allo sfascio) ed esterno.
La Picierno stessa ha confermato che trattasi di un “sito doppelganger”.
Ma anche senza la smentita, noterete la pessima fattura del doppelganger, con i font distorti, male allineati e non corrispondenti al carattere usato da Repubblica, probabilmente sostituiti con alternative disponibili sul computer usato.
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