False credenze

L’illusione dei “programmi per pulire la memoria”

Una delle più antiche illusioni del mondo dell’informatica è che si possa “scaricare nuova RAM”, ovvero in qualche modo pulire la memoria in modo da perfezionare le prestazioni del vostro computer senza dover comprare nuova RAM.

Ma guardiamo in faccia la realtà: se il tuo computer rallenta e si “pianta” temporaneamente (se si bloccasse costantemente ci sarebbero problemi) quando usate programmi di grafica, aprite troppe schede sul vostro browser o vi dedicate al passatempo dei videogames, e se avete 8Gb di RAM o meno, probabilmente sarà meglio considerare di salire a 16 o 32.

E meglio sarebbe per “coppie”: la “stecca singola” comporta un certo aggravio di prestazioni che il “doppio canale” riduce.

L’illusione dei “programmi per pulire la memoria”

Eppure da quando esiste l’informatica ci sono programmi che promettono di “pulire la memoria” evitando gli sprechi.

A parte programmi burla che promettono di “scaricare nuova RAM” anche in passato esistevano, ad esempio, tools che promettevano di “migliorare la RAM” pasticciando con le impostazioni del cosiddetto “Paging”, ovvero una parte del disco fisso costantemente “prenotata” per mezzo di un apposito file dove i dati che non riescono ad entrare nella poca RAM che avete vengono stivati, agendo come archivio temporaneo per consentire alla RAM di lavorare “quando vi è posto”.

L’illusione dei “programmi per pulire la memoria”

Ma essendo la RAM più veloce del disco fisso medio, ovviamente il ricorso eccessivo al paging rallenta le prestazioni, e sin da Windows 95 e MacOS Classic, se non prima i vostri computer erano in grado di gestire quelo spazio anche senza programmi.

Altri “pulitori di RAM” promettono di chiudere i programmi che non usate: cosa anche questa di cui i sistemi operativi sono abilissimi, oppure promettono di velocizzare le prestazioni con cose come “cancellare i cookies, svuotare la cronologia del browser, cancelllare i file temporanei e riparare il registro di sistema”

Tutte cose che non influiscono sulla memoria (se non, i file temporanei, sullo spazio di archiviazione disco), che ogni sistema operativo può fare benissimo da solo e che è controproducente fare.

Cancellare costantemente i cookies ad esempio comporta la cancellazione dei propri dati di navigazione, ad esempio comportando il doversi riloggare costantemente a social e webmail e perdere le preferenze impostate per ogni sito. È corretto e dovere legale avere compiuta informativa per ogni sito sui dati salvati, ma non sono loro ad “affossare la memoria”.

Anzi, lasciare a programmi terzi assoluto arbitrio sul Registro di Sistema e i processi aperti è un ottimo modo per rischiare di rendere il funzionamento ancora più precario.

La scarsità di memoria si cura quindi in un solo modo: aggiungendo memoria.

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