Il messaggio di Kamala Harris ai migranti sta facendo il giro della Rete. Ma è un messaggio che, beh, manca di pezzi.
Basta fare un giro tra le testate italiane e internazionali
Notato niente di strano? Ad esempio il fatto che, nello spezzone preso ad esempio dal New York Times, si parla espressamente ed esplicitamente di “undocumented”.
Potremmo chiudere il fact checking dicendo che effettivamente la Harris parlava dei migranti illegali, coloro che varcano il confine illegalmente e abusivamente privi di documenti e farla finita lì, ma sembra giusto riportare il discorso nella sua interezza.
“Most people don’t want to leave the place they grew up. Their grandmother. The place they prayed. The place where their language is spoken, their culture is familiar,” Ms. Harris said. “And when they do leave it usually has to do with two reasons: Either they are fleeing some harm or they simply cannot satisfy their basic needs.”
ovvero
“Molte persone non hanno nessuna voglia di lasciare il posto dove sono cresciuti. Dove è nata la loro nonna, dove hanno pregato, dove hanno la loro lingua e i loro usi e costumi”, ha detto la Harris. “E quando lo fanno lo fanno per due motivi: fuggono da un pericolo, oppure non possono ottenere il soddisfacimento dei loro bisogni di base”
E questa è la premessa maggiore del discorso.
Quindi, si arriva alla premessa minore: il fatto che se un immigrato si trova in queste situazioni, gli USA gli offrono canali legali per entrare nel loro suolo.
Ovviamente, se non insistono i requisiti, semplicemente non si potrà entrare illegalmente nel suolo statunitense.
E che quindi prima di pensare a risolvere i problemi del Sud America, definito dal Presidente del Guatemala “il cortile esterno, non il cortile sul retro degli USA” con l’immigrazione e con le rimesse degli emigrati, bisogna pensare ad un programma di aiuti sul fronte locale.
Il calcio di inizio sarà dato dall’invio di dosi di vaccino antiCovid in Guatemala, la creazione di una serie di iniziative per l’ingresso delle donne nella forza lavoro Guatemalteca e la creazione di nuove opportunità commerciali, nonché una serie di investimenti di imprese americane locali.
Lo scopo finale della dottrina Harris si presenta come una lotta alla corruzione, e la creazione di opportunità per gli aspiranti migranti sul loro luogo di abituale dimora, eliminando quindi la necessità di emigrare in prima battuta.
Naturalmente, abbiamo le prime critiche da chi si sente punto nel vivo da quella che si presenta come una velata accusa di corruzione.
E abbiamo anche le critiche di Refugees International, associazione che si occupa dei diritti degli Apolidi e degli Immigrati, che teme che le affermazioni della Vice Presidente “ledano il diritto all’Asilo”.
Diritto come abbiamo visto garantito: sotto l’egida della legge.
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