Inghilterra sotto shock, musulmani sgozzano cani: “Sono proibiti, rispettare Allah!”

“Inghilterra sotto shock, musulmani sgozzano cani”, tuona una nuova echo chamber che sin dalla prima pagina pare specializzarsi nella raccolta e nella collezione di disinformazioni, bufale e notizie contro immigrati ed opposizione nello stile più urlato e spettacolarizzato

In un florilegio di PD buttato a caso, Panda immigrate, cacca immigrata, campagne immigrate, non-notizie come “Inghilterra sotto shock, musulmani sgozzano cani” passano quasi inosservate…

A suo tempo abbiamo affrontato molti degli articoli propagati, e molti ne incontreremo in futuro.

Potremmo anche parlare del tentativo di infilare immigrati dovunque, ad esempio in notizie sulla riduzione dell’occupazione netta in Italia, o addirittura sulla costruzione delle autovetture, potremmo censurare l’uso creativo delle parole risorse, oltraggio al popolo ed altri termini indinniati ed indinnianti: per ora vorremmo concentrarci sul diabolico barbatrucco alla base di questo articolo, quello che ci viene segnalato.

Inghilterra sotto shock, musulmani sgozzano cani: “Sono proibiti, rispettare Allah!”

I giornali più seri, in fase di impaginazione, sono abituati ad usare un testo segnaposto chiamato Lorem Ipsum, ovvero un medley, un insieme di citazioni Ciceroniane messe assieme per simulare un testo complesso.

Lo scopo del lorem ipsum è nobile: se vuoi impaginare una testata, devi essere in grado di sapere che aspetto avrà ancora prima di avere ogni testo correttamente inserito in essa, dato che dovrai valutare come, quando ed in che modo inserire lo stesso.

Il Lorem Ipsum ha un aspetto ovviamente esotico, essendo latino, ma contiene tutti i caratteri e le lettere occidentali in modo da simulare la scorrevolezza e gradevolezza del testo.

In questo caso il Lorem Ipsum è stato usato in modo furbetto e clickbait: Google ed altri provider di ricerca, indicizzazione e sovente anche pubblicità considerano gli articoli al di sotto di un certo numero di cartelle come spam. Non indicizzabile, non cliccabile, non munito di advertising. Un nulla: ovviamente non puoi chiamare articolo un titolo e basta.

Ma del resto, non puoi rinunciare ad un titolone come Inghilterra sotto shock, musulmani sgozzano cani: “Sono proibiti, rispettare Allah!”.

Specialmente se ti eri già preparato l’immaginetta indinniata ed indinniante dei “canniolini morti” per indinniare  l’antispecista da tastiera, quel curioso cereale pronto a dimostrare “amore per tutti gli esseri viventi” augurando stupri, violenze, morte, sterminio etnico, persecuzione e campi di concentramento per etnie e popoli umani a caso.

Immagine prelevata da una fake news del 2015, dove nella città di Karachi (ovviamente non in Inghilterra) la municipalità decise l’abbattimento massivo di branchi di cani randagi inselvatichiti ed affetti da idrofobia.

Notizia tornata più e più volte su queste pagine: ovviamente nessuno sta dicendo che il problema del randagismo dovrebbe essere lasciato “maturare” fino a generare il ben più grave allarme idrofobia e sfociare nell’abbattimento, ma quello che evidenziamo è che le foto di quell’evento sono state usate dai nostri viralizzatori di fiducia per descrivere le situazioni più disparate, da presunte stragi di cani in anticipazione di questo o quel mondiale di calcio a stragi volute dalle comunità islamiche di questo quel posto.

In realtà anche così di musulmani sgozzano cani ne vediamo ben pochi: e se nessun media tradizionale parla di musulmani che sgozzano cani a Londra è perché nessun musulmano ha sgozzato cani a Londra, punto.

Il testo dell’articolo, il nostro lorem ipsum è infatti un copia ed incolla da un articolo in lingua spagnola, dove, sostanzialmente, viene detto che alcuni “Rifugiati Islamici” avrebbero richiesto di bandire i cani dalle loro vicinanze perché “impuri” e, siccome “sono stati trovati cani avvelenati”, la colpa deve essere sicuramente loro.

Praticamente, mi ha detto mio cugino che un tale mi ha detto che Tizio ha litigato con Caio, quindi se rigano la macchina di Caio andate a prendervela con Tizio.

Nessuna fonte, nessuna attinenza col titolo, foto sbattute a caso per raccontare una storia inesistente, per di più col fomentante sottotitolo “Cronache dell’Invasione”

Il meccanismo della storia dei “musulmani sgozzano cani” è infatti un evidente tentativo di approfittare delle falle di Facebook: se condividi un articolo infatti visualizzerai solo foto e titolo, e molti basta vedere una foto ed un titolo acchiappalike per condividere, odiare ed irretire.

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