Bufala

Il WEF vuole arrestare chi legge fake news: disinformatori all’attacco

Il WEF vuole arrestare chi legge fake news: questo il nuovo inno dei disinformatori i mezzo mondo, che rivendicano fieri il loro diritto alla “controinformazione” inventando sul posto una bufala che li renda martiri

Perché di questo si tratta: di una fake news.

Il WEF vuole arrestare chi legge fake news: disinformatori all’attacco

A dire il vero la fake news viaggia da lontano: come spesso riscontriamo nell’orda di commenti livorosi e rancorosi che ci investono dopo aver smentito una narrazione particolarmente amata, il disinformatore ama essere smentito.

Vede la smentita come una sorta di oltraggio personale, un attacco alla sua persona di “lupo, guerriero e condottiero” prima che una lucida confutazione, spingendosi a ipotizzare assurdi scenari in cui i suoi seguaci sono tenuti a bloccare i debunker perché in quanto “psicopolizia orwelliana” avremmo il potere di farli bannare e causargli guai giudiziari.

Entrambi problemi che si causano da soli, e la cui soluzione è bannare i fact checker, anche se non resistendo alla tentazione di insultarci prima per poi stupirsi dopo.

In questo caso come al solito non troviamo alcuna simile affermazione sui portali del WEF.

La troviamo su un portale di controinformazione, con tanto di finti tweet del WEF e la bizzarra affermazione che norme contro i contenuti d’odio significhino “Le prigioni piene di persone che leggono articoli bocciati dai debunker”.

Portale che ironicamente descrive la fake news come “sottoposta a fact checking”: di fatto, se la loro affermazione fosse vera, condannando i lettori ad una triste prigionia.

Per finire, l’Online Streamer Act, norma Canadese che impone a Netflix e YouTube il pagamento di una “tassa” da usare per la distribuzione di contenuti multimediali Canadesi e fornire un ampio spazio pubblicitario alle trasmissioni locali diventa una assurda “norma per mandare in galera chi legge le fake news”.

Cosa di cui non ci sarebbe neppure bisogno: diverse tipologie di bufale hanno già precisi contorni penali

Conclusione

Non esiste alcuna norma per cui il WEF vuole arrestare chi legge fake news.

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