Bufala

Il giornalista che piange davanti al conflitto in Palestina, ma era una foto dell’Asian Cup

La foto del giornalista che piange davanti al conflitto in Palestina è un fotomontaggio. Un falso, va detto immediatamente per sgomberare il campo da ogni dubbio.

Il giornalista che piange davanti al conflitto in Palestina, ma è un fotomontaggio

Perché sappiamo tutti che la situazione nel conflitto Isreale-Palestina è grave, come grave è ogni guerra. Abbiamo già avuto modo di pronunciarci sul tema, e non ritorneremo per dire altro se non che la nostra unica presa di posizione, l’unica ammissibile davanti ad una guerra è che sarebbe meglio vi fosse la pace.

Ma affrontare il tema con una serie di bufale perché ritenute più viralizzabili della realtà, non ha altro effetto se non avvelenare il dibattito. E per l’effetto rendere impossibile una discussione seria su un argomento grave e serio.

Il giornalista che piange davanti al conflitto in Palestina, ma era una foto dell’Asian Cup

Come ci confermano i colleghi di Reuters, la foto del giornalista in lacrime è della Asian Cup del 2019.

Parliamo quindi di una partita di calcio, nella quale l’Iraq fu eliminato sotto gli occhi attoniti della stampa e della tifoseria Irachena con un conclusivo 1-0.

Foto dall’impatto emotivo così forte da essere scelta dall’account della Asian Cup, in preparazione del 2023 come ricordo dei momenti più emotivi e dolorosi delle passate stagioni, e quindi tornata online recentemente.

La foto è stata quindi montata con una differente foto della moschea, questa volta scattata il 7 Maggio del 2021 con la didascalia “Forze di sicurezza Israeliane entrano nella moschea di Al-Aqsa a Gerusalemme, intervenendo con ordigni stordenti durante la preghiera dei fedeli islamici” ( Mostafa Alkharouf – Anadolu Agency ).

Gli eventi effettivi e reali

Di fatto, il 7 Maggio è stata evacuata la Moschea di Al-Aqsa, con l’uso anche di dispositivi stordenti e lacrimogeni, nel momento iniziale delle tensioni che tutt’ora stanno squassando il territorio.

La Moschea di Al-Aqsa ha infatti un enorme valore simbolico per entrambi gli schieramenti, diventando eterno centro di conflitti e scontri per tale ragione, e tanto riteniamo dovrebbe essere l’oggetto della discussione al riguardo, senza aggiungere montaggi shock.

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