Complottismo

Il complotto della “tessera sanitaria se saranno confermate le condizioni”

Ci segnalano i nostri contatti una nota relativa alla consegna della “tessera sanitaria se saranno confermate le condizioni”. In realtà si tratta di un caso di complottismo che risale almeno al 2019: guardacaso quando l’esplosione della Pandemia regalò a diverse teorie del complotto una immeritata visibilità.

Il complotto della “tessera sanitaria se saranno confermate le condizioni”

Visibilità per cui ancora adesso chi ne fu preponente in passato combatte con ferocia per non sparire nell’oblio.

Il complotto della “tessera sanitaria se saranno confermate le condizioni”

Il complotto in questione riappare ininterrottamene dal 2019: ovviamente le condizioni di cui il mondo del complotto parte sono legate al complotto ormai vintage per cui i “Poteri Forti” avrebbero tolto ai ribelli (i novax) in quel caso i documenti di identità, le carte di credito ed ogni loro avere.

Teoria riapparsa in una condivisione sul solito Telegram ormai popolato da ogni sorta di complottisti che fa un autentico poutpourri di complotti, “confermando” che

“nelle tappe tracciate dall’Agenda 2030, per quella data sono previste:
l’implementazione della moneta digitale
l’introduzione del portafoglio digitale
l’inizio della crisi alimentare (a questo servono gli espropri dei terreni agricoli a favore dell’agrivoltaico)
ulteriori vaccinazioni per le mandrie a causa di “virus” inventati.
Inoltre, ricordo qui, che l’eteroguidato governo Draghi, ha consegnato alla società americana McKinsey la riorganizzazione del Sistema Sanitario Nazionale (l’attivista del M5 Stelle, Eva Reali, pagó con la vita la denuncia di tale piano).”

Cosa che, lapalissiano, non è accaduta e infatti le presunte vittime della perdita di ogni avere e dell’autosufficienza economica sono ancora qui a deliziarci coi loro complotti.

Partiamo dalle basi. La nota ha cominciato ad apparire a ridosso di due fenomeni: la Pandemia per cui la durata di diversi documenti di identità e simili fu estesa di ufficio per evitare di oberare uffici rallentati dal lockdown e dallo smart working, e la crisi dei semiconduttori che rese difficile approvigionarsi di diversi chip usati nell’informatica di consumo ma anche dei chip nella Tessera Sanitaria Nazionale.

Nella nota si invitava quindi a non gettare la precedente tessera, annunciando che coloro che avrebbero avuto diritto al rinnovo avrebbero ricevuto una tessera senza chip e istruzioni per comune usare i servizi telematici con la tessera precedente.

Ovviamente si parlava dei cittadini in vita al momento della nuova emissione e quelli che non rientrassero più tra le categorie per cui è valido il rilascio.

Ovvero

  • cittadini italiani, iscritti al Servizio Sanitario Nazionale, residenti in Italia;
  • cittadini comunitari e stranieri, iscritti al Servizio Sanitario Nazionale e non a carico di Istituzioni estere;
  • lavoratori con contratto di diritto italiano iscritti all’Anagrafe italiani Residenti all’Estero (AIRE) e distaccati all’estero;
  • Studenti, titolari di modello E106 o S1, iscritti all’AIRE ;
  • pensionati e loro familiari, in possesso di un modello E121 o S1;
  • familiari di lavoratori che risiedono in un Paese diverso da quello del capofamiglia, in possesso di modello E109 o S1.

Un ipotetico cittadino comunitario tornato in carico di istituzioni estere o un cittadino non più Italiano ad esempio ovviamente non avrebbero ricevuto assolutamente niente.

E non si comprende il complotto da dove venga.

Quanto alla “ciliegina sulla torta”, ovvero il complotto di McKinsey che novella Spectre controlla la Sanità e organizza omicidi, anche esso fu debitamente smentito all’epoca.

Tale teoria peraltro è la versione aggiornata di una bufala ancora più vecchia, quella che voleva i codici a barre delle Tessere Sanitarie non digitali essere segretamente “Codici militari e aeronautici del governo Americano”.

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