Quanto accaduto alla giornalista Giorgia Rombolà è noto a tutti. Il 6 dicembre si trovava in una stazione della Metro A di Roma e alle 14:30 ha assistito a un’aggressione ai danni di una donna rom che in quel momento aveva tentato il furto di un portafogli. A raccontare il fatto era stata, all’inizio, la stessa giornalista di Rainews in un post pubblicato sul suo profilo Facebook:
A seguito della sua denuncia social, riportata in uno stato di totale amarezza per l’aggressione alla quale aveva dovuto assistere e per la conseguente aggressione verbale subita dopo aver cercato di fermare l’uomo che si accaniva contro la donna, scrive Globalist, Giorgia Rombolà ha dovuto chiudere la sua bacheca di Facebook. Tra i commenti più violenti emergevano sessismo ed esaltazione della violenza, oltre a parole come “radical chic”, “comunista” e “buonista”.
Un nostro lettore – che ringraziamo – ha catturato alcuni commenti e ci ha autorizzato a ripubblicarli, così da avere conferma sulla presenza di certi contenuti in risposta al messaggio della giornalista.
La giornalista, dunque, ha dovuto restringere la privacy della sua bacheca per interrompere l’ondata di odio che un certo tipo di utenza le aveva rivolto.
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