“Gli Ent si sveglieranno, e scopriranno di essere forti… ” la citazione è ovviamente presa dal Signore degli Anelli, opera di Tolkien spero ben nota a tutti voi. I “Pastori di alberi” sono tra le creature più antiche di quel mondo fantasy, e quindi, tra le più sagge. La loro storia è complessa e ci interessa poco, ma ci possiamo vedere un interessante parallelismo con qualcosa di più reale, ovvero, gli alberi Monumentali.
In tutto il mondo esistono un sacco di alberi che spiccano sugli altri per una o più caratteristiche: i più antichi, i più alti, i più grandi ecc… In Italia, la SISEF ha certificato la presenza di 2407 piante monumentali, al 2017. Sono molte le specie censite e, tra queste, le più rappresentate sono ad esempio i platani, i faggi, i cedri e le querce. Le regioni che ne detengono di più sono l’Abruzzo e la Sardegna, rispettivamente con 299 e 285 esemplari. Ma come mai sono così importanti? Certamente per il loro valore storico e culturale, come l’Olivo di Luras, in Gallura, le cui stime indicano la sua origine tra i 3000 e i 4000 anni fa. C’è tuttavia un valore ecologico da non sottovalutare, portato in primo piano con un decreto legislativo nel 2014.
La rilevanza sta nel fatto che queste piante sono dei veri e propri habitat o insieme di habitat per molte specie animali come gli insetti, o i volatili, magari a rischio estinzione, che trovano in quell’individuo il luogo perfetto per sopravvivere. Inoltre, in questi esemplari, spesso il legno morto o marcescente, o la presenza di cavità, costituiscono un sistema complesso di microhabitat ad alta densità che proteggono le specie che dipendono da queste condizioni e le aiutano a proliferare. Questi esemplari vetusti sono quindi uno strumento molto importante nella tutela dell’ambiente nelle sue specificità e della biodiversità, ecco perché dobbiamo segnalarli e prendercene cura.
Conoscete qualche albero monumentale nelle vostre zone? Ne avete segnalato uno o intendete farlo? Nel caso, potete seguire le istruzioni del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, forestali e del turismo dal sito www.politicheagricole.it.
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