Editoriale

Gene editing e intelligenza artificiale: opportunità e minacce nel futuro

Bufale.net prende parte al progetto Science for Peace and Health a cura di Fondazione Umberto Veronesi. Affrontiamo spesso il tema delle fake news legate al settore scientifico, soprattutto quest’anno, l’anno di una pandemia globale, diventa importante dare il giusto spazio alle figure competenti di diffondere le informazioni e le notizie legate alle nuove ricerche scientifiche e l’impatto che queste potranno avere nel nostro quotidiano.

Inizia oggi la dodicesima Conferenza Mondiale Science For Peace and Health, in collaborazione con l’Università Bocconi, dal 9 al 13 Novembre l’evento, totalmente digitale, sarà trasmesso in streaming su science.fondazioneveronesi.it e anche sui canali social della Fondazione. Tratterà due risultati in particolare il Gene Editing e l’Intelligenza Artificiale, questi risultati raggiunti al progresso scientifico aprono la strada a trasformazioni che cambieranno il mondo, queste nuove tecnologie aprono la strada di nuovi scenari e dilemmi etici sia dal punto di vista individuale che collettivo.

Durante questa settimana all’interno della Conferenza verranno trattati proprio questi temi: cosa sono queste nuove scoperte? Quali possono essere le ricadute pratiche ed etiche del loro impiego? Queste scoperte possono rilevarsi mezzi di controllo e di limitazione delle libertà individuali e sociali?

Quanto è importante investire nella ricerca scientifica oggi? Le risposte durante la Conferenza Mondiale Science For Peace and Health.

A partire da quest’anno, viene introdotta la salute come indicatore di benessere sociale da cui deriva l’importanza fondamentale della ricerca scientifica come strumento per migliorare la qualità stessa della vita.

Queste le parole di Paolo VeronesiPresidente Fondazione Umberto Veronesi, afferma: “In un anno segnato profondamente dalla pandemia ci muoviamo ancor più nella convinzione che la medicina del futuro debba coniugare ricerca d’avanguardia, attività di cura centrate sulla persona e proposte finalizzate a migliorare la società in cui viviamo. E certamente una scienza che agisce verso il bene comune ha il dovere morale di prendere in esame due tecnologie consacrate a cambiare in maniera significativa il mondo in cui viviamo: l’intelligenza artificiale e il gene editing”.

Alcune malattie genetiche potrebbero sparire attraverso la correzione del DNA, ma prima bisogna scongiurare le bufale. La quarta giornata della dodicesima conferenza mondiale “Science for Peace and Health” svilupperà un tema molto caldo: “DNA  e VIRUS”. Ben lungi dall’essere un’operazione di marketing volta a cavalcare la psicosi da pandemia, il primo e l’ultimo intervento di giovedì 12 novembre, durante i quali relazioneranno Andrea Crisanti e Mary Aiken, riguarderanno il covid-19. Il primo, si concentrerà sull’aspetto epidemiologico, la seconda su quello psicologico. L’introduzione e la chiusura, però, risultano ‘storicamente’ motivati. Infatti, è proprio a partire dai primi studi sui virus di Louis Pasteur che nel XX secolo si sarebbe potuta avere la scoperta di James Watson e Francis Crick. Una miracolosa doppia elica descrive e programma la vita degli esseri biologici: il DNA.

Ormai dovrebbe essere semplice essere informati sul DNA e i virus. Tuttavia, la lotta alla disinformazione, che dilaga soprattutto a causa della pandemia, vede i medici anche nel difficile ruolo di divulgatori. Smentire le chiacchiere di presunti esperti è diventato un lavoro a tempo pieno, oggi più di ieri. Già la sorsa settimana abbiamo trattato il tema, all’interno di questo articolo sul DNA e coronavirus.

Considerare il coronavirus un batterio ha portato a suggerire come cura l’aspirina e anti-infiammatori vari. Virale era la disinformazione sull’AVIGAN, presunto farmaco miracoloso contro la pandemia. Insomma, eleggere un medicinale come rimedio miracoloso contro SARS-CoV-2 prima che attraversi le fasi cliniche di uno studio è una scellerata operazione che infanga il duro lavoro di scienziati. Il tutto mentre studiosi del rango di Carlo Alberto Redi, Chiara Tonelli, Giuseppe Testa, Giovanni Tonon fanno passi avanti nel campo dell’ingegneria genetica. Saranno loro a divulgare i benefici delle tecniche di gene editing, con le quali è possibile correggere geni difettosi senza fornire una copia dall’esterno. Un adagio di Hölderline recita: “Lì dove cresce il pericolo cresce anche ciò che salva”. Il DNA è stato il problema, ma oggi è anche la risposta.

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Tags: COVID-19

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