Precisazioni

Francesca Donato rilancia la teoria del missile di Kramatorsk lanciato dagli ucraini: chiarimenti vari

Ci sono diversi aspetti da chiarire a proprio della storia rilanciata anche da Francesca Donato, in merito alla storia del missile di Kramatorsk, che a suo dire sarebbe stato lanciato dall’esercito ucraino. Diciamo subito che il verdetto del nostro approfondimento odierno non porti con sé sentenze definitive, ma una serie di considerazioni ampiamente dimostrabili che lascia tutto aperto, in merito alle responsabilità di un attacco che ha portato a 50 vittime tra i civili.

Francesca Donato e  la storia del missile di Kramatorsk lanciato dagli ucraini: occorrono chiarimenti

Un po’ come avvenuto qualche settimana fa, in merito ad un altro missile, ci sono un po’ di dettagli che bisogna prendere in esame per mettere a fuoco tutta la storia in modo corretto. La questione comunicazione è tutto, soprattutto dopo la strage di Burka, che ha causato un danno non di poco conto alla propaganda russa. Al netto di alcuni dubbi sollevati nell’ultima settimana, infatti, in quel caso sono trapelate intercettazioni che lasciano poco spazio alla fantasia e a teorie alternative sulla presunta “innocenza” delle truppe di Putin.

A proposito del missile di Kramatorsk, ci sono effettivamente diversi elementi da mettere sul tavolo. Partiamo da un presupposto. Le immagini rilanciate anche da Francesca Donato su Twitter sono autentiche ed il numero di serie del razzo si riferisce ad un’arma in dotazione all’esercito ucraino. Un punto a favore, dunque, per tutti coloro che sono convinti della mancata responsabilità dei russi per l’attentato di pochi giorni fa, puntando proprio su un frame estratto dal TG di LA7 andato in onda in settimana.

Tuttavia, è sufficiente rifarsi ad un recente articolo pubblicato di recente da Il Giornale per capire che, ad oggi, sia impossibile stabilire con certezza chi abbia lanciato il missile di Kramatorsk, in quanto gli stessi ucraini hanno di recente utilizzato missili ed armi sottratte ai russi. In termini di propaganda, infatti, si potrebbe anche pensare ad un attacco russo con armi ucraine proprio per negare ogni tipo di responsabilità.

La precisazione consiste nel fatto che quelle esposte oggi siano normali strategie di guerra, al contrario di quello che emerge dal retweet di Francesca Donato a proposito del missile di Kramatorsk.

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