Figli di immigrati massacrano 2 ragazzini italiani: “Ci annoiavamo…”

Tg Quotidiano riporta che a Torino, in piazza Santa Teresa, due studenti universitari italiani di 21 e 22 sono stati aggrediti da una baby gang composta da ragazzi stranieri, tutti studenti, tra i 16 e 18 anni. Gli aggressori, un totale di 6 persone, avrebbero minacciato i due italiani con cocci di vetro per poi scaraventarli a terra e infierire con scherno, calci e pugni.

I carabinieri sarebbero intervenuti su chiamata dei passanti:

Tralasciando la soave prosa adolescenziale di Tg Quotidiano e tutte le piattaforme satellite, troviamo riscontro, tra l’informazione locale, su Torino Today il 10 novembre, pochi minuti dopo la notizia d’agenzia Ansa.

I carabinieri, secondo Ansa e Torino Today, sono intervenuti ben prima che il 112 fosse contattato, e hanno trovato uno dei due ragazzi italiani, il 21enne, a terra con addosso tutti i ragazzi della gang. I sei aggressori, 4 minorenni e 2 maggiorenni, sono stati arrestati e hanno spiegato ai militari di aver agito per noia.

SkyTG24 riporta che l’aggressione sarebbe cominciata alle 2 del mattino in piazza Maria Teresa, quando gli aguzzini hanno circondato i due ragazzi con la scusa di una sigaretta e avrebbero sottratto il cellulare a una delle vittime. Da quel momento avrebbero cominciato a colpire, infierendo soprattutto su uno di loro, poi ricoverato presso l’ospedale Gradenigo.

Per cinque di loro è stata disposta la custodia cautelare e per il sesto, un diciassettenne, sono stati disposti i domiciliari in quanto non sarebbe stato parte attiva durante l’aggressione.

La testimonianza raccolta da “La Stampa”

La Stampa raccoglie la testimonianza diretta del ragazzo italiano ricoverato con prognosi riservata. I due amici, i due italiani, si trovavano in un locale e intorno alle 2 erano usciti. Poco distanti, gli aggressori chiacchieravano tra loro. Uno dei due italiani, l’amico del ragazzo ricoverato, si è avvicinato al gruppo per chiedere una sigaretta, per poi accorgersi che gli era stato rubato il cellulare. A quel punto, il ragazzo che ha avuto la peggio si è messo a discutere con il gruppo per tornare in possesso del cellulare rubato e chiudere la faccenda. In quel momento è partita l’aggressione.

Una pattuglia dei carabinieri della Compagnia di San Carlo si trovava a passare nelle vicinanze per un controllo di routine e veniva fermata da una ragazza spaventata.

Secondo i militari, la baby gang si è macchiata di altri reati in precedenza.

 

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