Ricorderete tutti la nostra precedente notizia intitolata “Sabotaggio in ospedale USA: dipendente distrugge intenzionalmente 500 dosi di vaccino”.
Eravamo in attesa del risultato delle indagini ed è arrivato: si tratta di un movente basato sul complottismo COVID.
Il dipendente della struttura, un ospedale di Grafton, nel Wisconsin, ha confessato di aver agito fomentato dalla teoria complottista per cui i vaccini a mRNA contengono elementi che possono mutare il DNA delle persone.
Teoria molto in voga negli USA negli ambienti complottistici, legati a QAnon ed altre cospirazioni legati alle bufale dei Poteri Forti e dell’NWO
Che cosa farai, fratello, quando l’Hulkamania verrà a modificarti il DNA?
Come riportato nel nostro precedente articolo, l’ormai ex dipendente della struttura, un infermiere, aveva deciso di vandalizzare le dosi del prezioso vaccino tirandole fuori dal frigorifero e abbandonandole al deterioramento.
Interpellato sulle sue male azioni, aveva inizialmente attribuito la sua azione ad un semplice errore, salvo poi, al cominciare delle indagini e vistosi senza via di uscita, confessare di aver voluto coscientemente distruggere le dosi.
Salvo, ovviamente, non fornire le sue motivazioni.
Alcune delle dosi sono state immediatamente usate per vaccinare il personale medico, anticipando alcune vaccinazioni in programma, ma solo una minoranza. Le altre sono andate irrimediabilmente distrutte.
Solo al principio del procedimento in suo danno però le motivazioni sono apparse
Come rivelato dal suo stesso avvocato, il dipendente della struttura era parte di un gruppo complottista convinto che i vaccini fossero uno strumento dei Poteri Forti per modificare il DNA delle persone.
Il movente basato sul complottismo COVID è stato confermato dallo stesso dipendente agli investigatori, in un quadro di indagini che definisce una personalità profondamente alterata, colpita duramente dal progressivo scivolare nel complottismo, da un difficile divorzio con la moglie e sorpresa almeno due volte con armi sul posto di lavoro.
Al riguardo, il quadro fornito dalla moglie stesso dimostra un progressivo scivolamento verso il complottismo militante e apocalittico.
Una testimonianza giurata della stessa lo descrive essere andato a trovarla il sei dicembre con un purificatore d’acqua e scorte alimentari per trenta giorni dichiarando che era prossimo un attacco cibernetico del governo e che avrebbe dovuto presto distruggere la fornitura elettrica del paese per salvare tutti.
Tra i motivi del divorzio si citano esplicitamente le teorie del farmacista che aveva cominciato ad affittare magazzini da riempire di cibo ed armi per prepararsi alla rivoluzione, con evidenti affinità col Declas dei QAnon.
E questo è quello in cui i QAnon credono davvero…
Al momento il farmacista è stato rilasciato su cauzione di $10.000.
Ulteriori condizioni prevedono che non sia mai più in grado di lavorare nel settore sanitario e non possa avere contatti con nessun dipendente della struttura, o altre strutture mediche collegate al centro medico.
Il tutto mentre i capi di accusa in suo danno sono in corso di valutazione e continuano a crescere.
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