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Dopo le fake news sugli insetti, arrivano quelle sulla carne di rettili UE

Dopo le fake news sugli insetti, arrivano quelle sulla carne di rettili UE: il mondo del complotto non si ferma mai. Un messaggino virale diffuso su profili social e Whatsapp con una copia della circolare di recezione e attuazione del regolamento di esecuzione Europeo 2021/405 relativo all’importazione di carne di alcuni rettili.

Il che come vedremo non implica l’obbligo di consumo di carne di rettile.

Dopo le fake news sugli insetti, arrivano quelle sulla carne di rettili UE

Le fake news come abbiamo visto si evolvono: dopo l’autentico bombardamento di bufale sempre meno credibili sugli insetti, con tanto di liste di proscrizione di prodotti e esercenti (come FCA e Repubblica, o la “frutta a guscio”) che non possono contenere o vendere insetti mai nella vita, arrivano quelle sui rettili.

Spesso con foto di coccodrilli e altri animali africani, perché lo scopo dell’impatto visivo di tutto questo è esprimere uno scontro tra la “cucina italiana” e gli “stranieri africani che mangiano insetti e coccodrilli”.

Parlammo del dibattito che ha portato alla normativa in tempi ancora più precedenti, quando la notizia degli “zebraburger” dallo Zimbawe fu giustamente bollata come fake news.

Nel 2015 infatti le regole per l’importazione di carni di rettili erano precedentemente fissate dai singoli Stati, e in Italia ne era consentita l’importazione fino al 2008, anno in cui essa fu bloccata.

La nota in oggetto invece non fa altro che armonizzare la disciplina globale, introducendo tipologie di rettili “consentite” e stati dai quali è possibile (non obbligatoria) l’importazione.

L’attuale normativa europea definisce «rettili» gli animali appartenenti alle specie Alligator mississippiensis, Crocodylus johnstoni, Crocodylus niloticus, Crocodylus porosus, Timon Lepidus, Python reticulatus, Python molurus bivittatus o Pelodiscus sinensis, rendendo possibile l’importazione delle loro parti commestibili su tutto il territorio dell’Ue, a patto che provengano da Paesi terzi approvati dalla Commissione. 

Il tutto allo scopo di evitare rischi alla salute e “fughe in avanti” di eventuali stati, con una lista di possibili importatori ritenuti affidabili.

Conclusione

Dopo le fake news sugli insetti, arrivano quelle sulla carne di rettili UE: “la sostituzione delle carni animali con rettili e insetti” vaticinata è presentata in modo mistificatorio e inesatto.

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