Un articolo de Il Giornale del 23 novembre 2015, intitolato “In Europa crescono i crimini legati all’odio contro i cristiani“, viene riportato quanto segue:
Uno dei dati più interessanti di questo rapporto infatti, che ogni anno raccoglie dati sugli “hate crimes”, ovvero quei crimini contro persone o beni che sono motivati da un pregiudizio o discriminazione, è infatti quello sui crimini contro i cristiani negli stessi Stati europei. Questo trend è evidenziato dai dati collezionati dall’Osce attraverso un duplice sistema di raccolta informazioni, che coinvolge, da un lato i punti di contatto nazionali ufficiali di 43 Paesi, e dall’altro le segnalazioni di 122 ONG legate alla società civile. Secondo i dati forniti da questi diversi attori, si evince che almeno in tre grandi Stati dell’Europa occidentale, come Francia, Germania ed Italia, le aggressioni fisiche e materiali con alla base pregiudizi contro la fede cristiana, supererebbero in certi casi sia quelle nei confronti di altri gruppi religiosi, sia quelle derivanti da pregiudizi di altra natura.
In Italia, infatti, nel 2014 gli “hate crimes” a sfondo religioso, anche contro i Cristiani, vengono subito dopo quelli legati alla xenofobia. A confermare questo trend si aggiungono anche i dati che riguardano, ad esempio, gli “hate crimes” in Francia nell’anno 2013, dove si sono registrati 602 casi di crimini motivati da pregiudizio contro i Cristiani, tra cui 197 casi di profanazione di cimiteri e 405 casi di danneggiamento di chiese. Nello stesso anno in Francia, “solo” 301 sono stati invece, secondo l’Osce/Odihr, gli “hate crimes” contro i musulmani. Anche i dati che riguardano la Germania per il 2014 riportano centinaia di casi di violenza nei luoghi di preghiera, nelle chiese, la profanazione di un cimitero e, nel 2013, anche alcuni casi di aggressione fisica.
Siamo andati ad analizzare i dati u pubblicati dall’Osce per quanto riguarda i casi segnalati dalle autorità italiane, tedesche e francesi. Prima di proseguire informiamo che la dicitura presente nel rapporto Osce parla di “pregiudizi contro cristiani e i membri di altre religioni” (“Bias against Christians and members of other religions“) quindi non solo contro i cristiani. In alcuni anni mancano dei dati.
Sia chiaro fin dall’inizio: i crimini a sfondo religioso contro cristiani o proprietà cristiane ci sono e sono documentati dalle autorità di ogni Paese che ne ha fornito i dati, ma i numeri non sono così allarmanti rispetto agli altri sempre legati a crimini di sfondo religioso. Di certo si può evidenziare una crescita considerevole dell’antisemitismo e dei crimini a sfondo razziale e xenofobo.
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