DISINFORMAZIONE Ermes Maiolica non è malato anzi, sta benissimo. Al lupo al lupo! – Bufale.net

Lo scorso 7 aprile 2015 il nostro Shadow si era occupato della bufala di Ermes Maiolica presunto malato di “Hoaxerite“, presa “troppo sul serio” da Catena Umana che il 6 aprile 2015 pubblicò l’articolo “‘Per colpa di Renzi mi rimangono solo 2 mesi di vita’. Mentre i fondi finiscono agli extracomunitari“.
A distanza di appena 10 giorni la bufala continuava a circolare, con nuove foto e addirittura una falsa pagina Facebook di un ospedale dove viene riportato lo stato di salute del “paziente”. Ecco il post pubblicato il 15 aprile 2015:

Quando si urla troppo spesso “al lupo al lupo” può capitare, infatti, che la gente non ti creda più e che prenda per bufala l’intera faccenda. Infatti, Leggo.it il 16 aprile 2015 pubblica un articolo sul caso e riporta quanto segue:

I ringraziamenti sono ironici e dice di essere una vittima dei tagli alla ricerca scientifica messi in atto dal governo. Ma è tutta una bufala. Niente di tutto ciò è vero: Ermes non è malato anzi, sta benissimo.

È chiaro che la presunta malattia “Hoaxerite” (che deriva da “Hoax“, ossia “bufala” in inglese) non esiste e che quella organizzata da Ermes, spacciatosi per “Marino Capuzzo” con la citazione ai “tagli alla ricerca da parte di Renzi” e ai “due mesi di vita rimasti”, era una vera e propria bufala, ma a forza di urlare “al lupo al lupo” non si poteva immaginare altrimenti che qualcuno scrivesse “Ermes non è malato“.
Contattato personalmente Ermes, scopro che è realmente ricoverato presso una struttura sanitaria. Non posso dirvi per cosa è stato ricoverato e in quale struttura per garantire la sua privacy. Ecco una foto, davvero simpatica, scattata mentre parlavo poco fa con lui:

Al contrario di Leggo.it, il sito Giornalettismo.com era a conoscenza dei fatti e riportò correttamente quanto segue:

In conclusione Ermes Maiolica non ha una malattia rara. Se la caverà. E no, stavolta non è neanche colpa di Matteo Renzi.

La sua voglia di creare bufale e burlarsi non gli manca, neanche in questi casi. Certo che la favola del lupo, questa volta, calza a pennello.
Attenti a diffondere bufale, la favola vale per tutti.