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Il rischio: leggete attentamente il foglietto illustrativo

Come già in passato avevamo parlato di medicinali e la lettura del foglietto illustrativo, dove vengono riportati eventuali effetti collaterali e controindicazioni, la stessa cosa vale per l’acquisti di azioni e obbligazioni subordinate.
Prendiamo il caso di un documento del Credito Valdinievole (anche qui in PDF), una banca non coinvolta nello scandalo, e vediamo cosa riporta in merito alle “controindicazioni” ed “effetti collaterali” di acquisto:

L’investimento nelle Obbligazioni subordinate Tier II, oggetto del presente Prospetto di Base, comporta per l’investitore il rischio che, in caso di liquidazione o di sottoposizione dell’Emittente a procedure concorsuali, la massa fallimentare richiesta a soddisfare soltanto i crediti che debbono essere soddisfatti con precedenza rispetto alle Obbligazioni subordinate Tier II e che pertanto lo stesso possa conseguire a scadenza perdite in conto capitale di entità più elevata rispetto ai titoli di debito antergati, ossia che godono di prelazione, alle Obbligazioni subordinate. Queste ultime in caso di default presentano infatti un rischio di mancato rimborso maggiore rispetto a quello dei titoli obbligazionari senior dello stesso emittente ed aventi la medesima scadenza. È quindi necessario che l’investitore concluda operazioni aventi ad oggetti tali strumenti solo dopo averne compreso la natura ed il grado di esposizione al rischio che esse comportano.

NextQuotidiano riporta un’interessante analisi de Il Fatto Quotidiano dove viene spiegato come funzionano le obbligazioni subordinate come quella di Banca Etruria che ha portato al suicidio di Luigino D’Angelo, il pensionato di Civitavecchia che aveva perso più di 100mila euro dopo averle acquistate.
La stessa Consob, che avrebbe dovuto vigilare sul caso, riporta quanto segue attraverso il suo presidente Vegas:

In tutti i casi di emissioni subordinate abbiamo fatto mettere da dieci anni l’avviso che c’era un alto profilo di rischio. È importante da dire, erano informati. Poi si tratta di un decreto e quindi compete al governo. So che stanno studiando un meccanismo per dare una mano a chi era in situazioni di particolare difficoltà economica
In tutti i casi delle emissioni di bond subordinati abbiamo fatto inserire questa frase: «L’investimento nelle obbligazioni subordinate Lower Tier II comporta per l’investitore il rischio che, in caso di liquidazione o di procedure concorsuali, la massa fallimentare riesca a soddisfare soltanto i crediti che debbono essere soddisfatti con precedenza e che pertanto a scadenza ci possono essere delle perdite in conto capitale di entità più elevata rispetto ai titoli di debito non subordinati»

In fin dei conti il decreto sta di fatto cercando di salvare i conti correnti e i depositi, come abbiamo spiegato in precedenza, ma di fatto non aiuta gli azionisti e gli obbligazionisti subordinati, ossia gli investimenti a rischio. Il danno è stato fatto ben prima dell’approvazione del decreto, e su questo dovrà operare la magistratura verificando se vi è stata effettivamente una truffa ai danni degli investitori. Federconsumatori sta valutando, infatti, le vie giudiziarie per far luce sulla vicenda delle obbligazioni subordinate di Banca Etruria.

Gli azionisti e gli obbligazionisti sono stati fregati? Da chi?

Azionisti e obbligazionisti sono quelli che hanno “pagato” il prezzo più alto. In primis dovevano essere consapevoli dei rischi, leggendo anche i prospetti e i documenti che andavano a firmare. La fiducia verso chiunque ha un limite quando si tratta di denaro. C’è da dire che il tutto è dovuto anche grazie all’inefficienza e alla probabile truffa commessa dai dipendenti degli istituti coinvolti. La stessa direttrice, nell’intervista a Piazza Pulita, lo ammette chiaro e tondo:

Direttrice: Gli Arietini hanno fino in fondo dichiarato che la banca non aveva problemi, non c’erano assolutamente problemi e invece ce li aveva e l’hanno omesso, problemi di sofferenze di deterioramento del credito.
Monteleone: Ah, quindi anche Banca Etruria aveva prestato soldi che non era più in grado…
Direttrice: Certo. Certo.Nel 2014 il management bancario ha fatto dei pastrocchi non indifferenti, quindi ha elargito prestiti a destra e a manca in cambio di favoritismi politici.Siamo passati da ex fanfaniani a PD, c’era il babbo della Boschi all’interno del consiglio di amministrazione, sono tutte cose che ci volano parecchio alte. Perché tanto funziona così, quanti voti politici mi fai avere in quel palazzo? Tanti? Pochi? Vabbè se sono tanti, io cerco di favorirti perché ora questi voti qui sono tutti persi in Toscana, tutti completamente persi.

È la stessa direttrice di Banca Etruria che spiega chi sono i veri colpevoli di tutto. Speriamo che abbia riferito tutto quello che sa alle autorità competenti e non solo a volto coperto davanti ad una telecamera.