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Davvero quest’uomo in Indonesia è finito giù da un ponte per colpa di Google Maps?

Davvero quest’uomo in Indonesia è finito giù da un ponte per colpa di Google Maps? Questa è la domanda che sorge spontanea dopo aver letto titoli come Google Maps sbaglia le indicazioni: auto finisce giù da un ponte e fa un volo di 40 metri” e la risposta è, ovviamente, no.

O meglio, la questione è molto diversa da come il titolo potrebbe far prospettare.

Davvero quest’uomo in Indonesia è finito giù da un ponte per colpa di Google Maps?

Apriamo l’articolo che ci viene indicato, scopriremo che:

“L’automobilista stava utilizzando Google Maps per raggiungere la casa di un amico e, come spesso accade, aveva posizionato lo smartphone sul cruscotto per seguire comodamente il percorso indicato. Durante il tragitto, però, il navigatore ha improvvisamente suggerito una deviazione che lo avrebbe portato lontano dalla rotta iniziale. Komandono, convinto che il sistema avesse commesso un errore, ha deciso di ignorare l’indicazione alternativa e ha proseguito dritto.”

Ci conferma una lettura del Daily Mail che il problema non è il navigatore GPS, che pure si sa potrebbe richiedere l’intervento umano in caso di mappe non aggiornate, ma come sempre per per molti problemi ICT, il problema è tra il monitor e la sedia, ovvero l’operatore umano.

Davvero quest’uomo in Indonesia è finito giù da un ponte per colpa di Google Maps?

Il 61enne Rudie Heru Komandono aveva impostato il navigatore satellitare sulla sua BMW, basato sul set di mappe di Google Maps, per poi decidere di ignorarlo e andare a braccio.

Il navigatore, correttamente indicando una autostrada incompleta, aveva suggerito una deviazione, ma Komandono aveva preferito invece oltepassare delle barriere provvisorie di cemento ritenendo di trovare una strada dinanzi a sé.

Secondo i resoconti della polizia locale, Komandono era “troppo concentrato su Google Maps” per notare le deviazioni suggerite, degli ostacoli in cemento e come superati gli stessi la strada fino al baratro diventasse buia e deserta.

Secondo Komandono la colpa è di Google Maps (di cui ha ignorato le istruzioni) ed è preoccupato che l’assicurazione non voglia ripagargli il veicolo disttrutto: in un caso simile, nel 2022, conducente e passeggeri morirono usando mappe non aggiornate.

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