Bufala

COVID19 Semplice autocontrollo – si prega di condividere questo messaggio con amici e famiglia, nuova forma, stessa bufala

Abbiamo sempre nato, anche prima della sballatissima infografica COVID19 Semplice autocontrollo un preoccupante fenomeno nel mondo della viralità.

Un diffusore di contenuti non troppo verificati a volte capitalizza sulla corta memoria della gente per limitarsi a cambiare forma al contenitore lasciando inalterato il contenitore. Così una catena di S. Antonio a mezzo WhatsApp può trasformarsi nella foto di un foglio di carta spiegazzato, e a volte persino in una colorata infografica.

In troppi stanno ricondividendo una variante virale di un vecchio testo, ed in molti ci chiedono lumi

COVID19 Semplice autocontrollo

COVID19 Semplice autocontrollo

E questa è la bufala: il lavoro di elaborazione grafica è pregevole, il tentativo di rendere autorevole una sequela di consigli sviati e pericolosi molto meno.

Siamo di fronte alla versione colorata della bufala degli esperti di Taiwan.

Per affrontare la malafede di chi coscientemente ridiffonde lo stesso appello, ci tocca ridiffondere la stessa spiegazione.

No all’autodiagnosi

La miglior bugia è quella avvolta intorno ad un nucleo di verità, scriveva Michael Scott. Ma qui l’unico nucleo di verità è che, come abbiamo più volte detto, il SARS-CoV-2 non sempre manifesta sintomi.

Puoi essere infettato da COVID19 ed avere sintomi assai blandi, o non averne affatto, o puoi averne di gravi. In questo rispetto il COVID19 non differisce dalle altre sindromi influenzali, dalle quali differisce per la sua viralità (intermedia tra SARS e MERS) ed il fatto di essere un virus completamente nuovo sul panorama umano, per il quale non esistono vaccini e immunità e quindi maggiormente pericoloso.

Nella foto: gli esperti di Taiwan che ritirano il Premio Nobbile

E basta: la verosimiglianza di questo bizzarro apologo finisce qui.

Se avete la fibrosi polmonare, il vostro problema non è il COVID19

La fibrosi polmonare in questo caso non c’entra assolutamente niente ed esistono almeno un centinaio di cause perché un soggetto possa avere un colpo di tosse mentre trattiene il fiato, di cui praticamente nessuna è un’infezione da COVID19.

Se avete una fibrosi polmonare che

può essere secondaria all’esposizione di sostanze tossiche presenti nell’aria come le polveri di silicio, fibre di asbesto, o a radiazioni, chemioterapici, farmaci come gli anti-aritmici e alcuni antibiotici. In alternativa la fibrosi polmonare può essere associata a malattie reumatologiche come le connettiviti soprattutto la sclerosi sistemica, la dermatomiosite, le polimiositi, l’artrite reumatoide, la sarcoidosi. Quando non è possibile individuare la causa scatenante si parla di fibrosi polmonare idiopatica.

ci duole confermarvi che avete un problema assai più grave che aver cercato di diagnosticarvi il COVID19 in casa.

Ma, d’altro canto, il fatto di riuscire a trattenere il fiato per dieci secondi dimostra solamente che siete sulla strada per diventare, un giorno, come Guybrush Threepwood e al suo contrario saprete da subito per quanto sapete trattenere il fiato

Lui il fiato lo tratteneva per dieci minuti…

Infatti, proprio perché non sempre il COVID19 si manifesta con sintomi, potreste essere in grado di trattenere il fiato per dieci min…. dieci secondi e contemporaneamente essere infetti dal SARS-CoV-2.

I due dati non sono rilevanti tra loro.

Bevi acqua per lavare via il COVID19

È vero che l’essere umano ha bisogno di circa due litri d’acqua al giorno per avere una vita in ottima salute.

Ma bere per “lavarsi il COVID19 dalle viscere”? Ha esattamente senso come le precedenti bufale citate che consigliavano di trincare tisane bollenti per sterilizzarsi.

Partiamo di virus, particelle a metà tra la vita e la non vita, frammenti di RNA (vedi SARS-CoV2) minuscoli che possono facilmente permeare le mucose attraverso occhi, naso e bocca. Cosa intendete fare, girare con la faccia infilata in una boccia per i pesci?

Cosa è davvero pericoloso

Ad esempio è pericoloso intasare i numeri di informazione e di emergenza predisposti dalle autorità perché avete provato a trattenere il fiato e non ci siete riusciti.

Ad esempio è assai pericoloso decidere di poter sostituire, al bisogno, mascherine e precauzioni igieniche bevendo molta acqua.

Ad esempio affidarsi all’autodiagnosi di “esperti di Taiwan e del Giappone” che non avete mai visto in vista vostra perché ve lo dice WhatsApp.

Inoltre, l’idea che basti cambiare “forma” ad una bufala assai pericolosa perché la gente diventi incapace di riconoscerla come tale è la cosa più pericolosa di questo appello.

Vi ricordiamo che nel tempo elasso tra le diverse versioni della bufala la FNOMCeO ha richiesto che ogni medico che lancia consigli sui social debba declinare le sue generalità assumendosi le responsabilità deontologiche delle sue azioni.

Chiedete a chi diffonde questo appello il medesimo atto di responsabilità. E poi di cancellarlo. Perché non potrà fornirvi alcuna garanzia di veridicità.

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