Disinformazione

Coronavirus Usa, 17enne morto perché senza assicurazione: pronto soccorso lo ha respinto

Quando una notizia è troppo recente, vi diciamo sempre, conviene sempre attendere. Avete letto tutti la notizia del 17enne morto senza assicurazione respinto da un pronto soccorso Americano.

Scopriamo oggi che non è esattamente così

Cosa avete sentito

Anche la stampa Italiana ha titolato una storia, ripetiamo, troppo carica di significati per essere vera. Avrete letto del sindaco di Lancaster che dichiara affranto

«Non aveva l’assicurazione sanitaria e non lo hanno curato»

e della tragedia del pronto soccorso che respinge il giovane affetto da COVID-19.

Ma le cose non stanno così.

La sanità pubblica è un bene essenziale, e bisogna ringraziare di averla in Italia, accessibile a tutti. Perché se usciremo dalla pandemia, sarà merito dei nostri medici e del fatto che in Italia chiunque può accedere alle cure senza che gli sia chiesto di aprire il protafoglio o il qualsivoglia adempimento ulteriore dello specificare il proprio malessere.

Ma non è certo con apologhi imbastiti in fretta che vi si renderà onore

Cosa è realmente accaduto

Urgent Care Center non significa Pronto Soccorso, ma è una struttura solitamente privata, affine ad un Poliambulatorio nostrano, dove si affrontano malattie che richiedono ausilio urgente, ma non del tipo che richiede un Pronto Soccorso.

Il giovane è stato dapprima portato in un UCC e, respinto, accettato in un Pronto Soccorso, dove è stata data la diagnosi preliminare di COVID19

“Though early tests indicated a positive result for Covid-19, the case is complex and there may be an alternate explanation for this fatality. Patient privacy prevents our offering further details at this time,”

“Sebbene i test iniziali indicano un risultato positivo per COVID19, il caso è assai complesso e può esserci una spiegazione alternativa per il decesso. Per privacy non possiamo fornire ulteriori dettagli”

Riferiscono le autorità locali.

La dichiarazione del Sindaco? Egli si riferiva all’opportunità di stabilizzare il paziente prima di condurlo in pronto soccorso, a prescindere dall’assicurazione, cosa che rientra negli obblighi di soccorso.

Resta lo sconforto di un sindaco nella California piagata dal COVID19, e dalla consapevolezza che una fatalità media del 2% significa che anche i pazienti non a rischio possono vincere una “lotteria della sfortuna” e ricevere in sorte i numeri sbagliati.

Proprio per questo, bisogna fare attenzione in questi momenti difficili, e combattere l’Infodemia.

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