Stanno circolando nomi di ogni tipo sul caso scommesse tra i calciatori, grazie al polverone sollevato di recente da Fabrizio Corona, con il coinvolgimento oggi di giocatori come Barella, Zalewski e Calabria. Le premesse dalle quali partire sono molte, alla luce della delicatezza dell’argomento e del modo in cui debba essere trattato. Andiamo per gradi, perché nonostante i nomi trapelati ieri mattina si siano poi rivelati veritieri ai fini dell’indagine, come vi abbiamo riportato 24 ore fa, la prudenza e la correttezza sono parole d’ordine adesso.
Partiamo dal fatto che si parli di indagati e non colpevoli. La presunzione d’innocenza è un must, anche per coloro che hanno ricevuto i vari avvisi di garanzia. Dunque, chiaro il riferimento ai vari Fagioli, Tonali e Zaniolo. In attesa delle inchieste e di eventuali verdetti, anche questi ragazzi devono essere lasciati in pace sui social. Vedere per credere il caso di Beppe Signori, ex calciatore che ha subito per anni attacchi immotivati alla luce di una semplice inchiesta.
Caso storico che, purtroppo, non ci sta insegnando nulla. Basti pensare al fatto che oggi 13 ottobre in tanti siano concentrati sui nomi di Barella, Zalewski e Calabria (due dei quali mai usciti, neppure ufficiosamente, come evidenziato da altre testate). Attorno alle 14, nello specifico, Fabrizio Corona ha annunciato che renderà pubblico un altro calciatore coinvolto nel caso scommesse, anticipando il fatto che giochi nella Roma. Considerando che tutto il filone pare essere nato proprio da Fagioli, in tanti associano i nomi ancora non trapelati al profilo di calciatore italiano e giovane (Zalewski è polacco, ma praticamente italiano acquisito). Se non altro, per rapporti diretti con il centrocampista della Juventus.
Questo, però, non dà il diritto a nessuno di menzionare nomi senza fonti in merito al caso scommesse illegali, a maggior ragione prima degli avvisi di garanzia o di uscite di Fabrizio Corona. Evidentemente, riferimento ad oggi sulla questione. Ecco perché appare insensato concentrarsi su Barella, Zalewski e Calabria senza alcuna prova.
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