Dire “ve l’avevamo detto” è pratica che non è mai stata apprezzata dal nostro team, ma qualcuno probabilmente ricorda ancora l’editoriale che abbiamo lanciato tra martedì e mercoledì, poco dopo aver appreso la tragica notizia del suicidio di Giuseppe De Donno. Una vicenda che ha rattristato tutti, a prescindere dalle opinioni maturate nel tempo a proposito della cura al plasma per guarire dal Covid, da lui spinta con grande passione e convinzione lo scorso anno.
Nonostante diversi studi abbiano dato esito negativo, il lavoro condotto va rispettato, così come è giusto tenere in considerazione altri dati che in qualche modo hanno rivalutato la cura al plasma. Oggi, però, tocca concentrarsi su altro, perché come ribadiamo da giorni, questo è il momento del silenzio e del rispetto nei confronti della famiglia di Giuseppe De Donno. La sua morte, infatti, è stata immediatamente strumentalizzata e, a prescindere dalle teorie portate avanti, alimentare ipotesi non verificate sulle cause che lo hanno condotto al gesto estremo non è cosa da fare.
A tal proposito, riteniamo giusto e doveroso dare spazio al messaggio pubblicato da Silvia Talarico, una cugina di Giuseppe De Donno, all’interno del proprio profilo Facebook. Si tratta di una presa di posizione che per forza di cose rappresenta il pensiero della famiglia del medico mantovano. Già, perché se da un lato i messaggi di cordoglio che esprimono vicinanza sono sempre apprezzati, lo stesso non si può certo dire per le strumentalizzazioni alle quali abbiamo assistito in questi giorni. Sui social e per le strade di Mantova.
La cugina di Giuseppe De Donno, infatti, ha scritto chiaramente che striscioni (come quelli di CasaPound che si è prodigata tanto in questo senso, pur non essendo citata nel post) o catene condite da fake news, in riferimento ad ameno due iniziative NoVax su Facebook, non sono cose gradite. Ora come ora, infatti, serve solo silenzio e rispetto:
“Chi lo conosce realmente sa che nulla di ciò che in questi tristi giorni stiamo leggendo su web, social, quotidiani e striscioni appesi per la città lo rappresentano. In questo drammatico momento il silenzio sarebbe la forma più grande di rispetto e di amore per lui e tutti i suoi cari”.
A prescindere dal fatto che gli inquirenti dovranno portare avanti il proprio lavoro, la speranza è che tutti colgano il messaggio della famiglia di Giuseppe De Donno. A partire dai NoVax e da CasaPound.
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