Carcere immediato a chi maltratta gli animali in Uruguay:bufala – bufale.net

Sta iniziando a girare la notizia che in Uruguay l’Esecutivo per mano del Presidente Josè Mujica, ha emesso un decreto legge 18,741 , che prevedere il carcere per i responsabili di maltrattamento degli animali. A parte che ho trovato che la legge 18741 in Uruguay riguarda la sicurezza dei pescherecci, comunque la smentita della notizia è stata già data da una candidata animalista al Senato Colombiano, attraverso proprio gli animalisti uruguayani.

la bufala in ITALIA: http://informatitalia.blogspot.it/2014/03/uruguay-carcere-immediato-chi-maltratta.html
la Bufala all’estero: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=766079590083268&set=a.394851940539370.100004.122296911128209&type=1
E’ UNA BUFALA
Si tratta di multe a chi maltratta o abbandona animali, non carcere.
La smentita si può leggere sulla pagina FB “Animalistas al senados”.

Il testo è questo : — Aclaración IMPORTANTE que nos envían nuestros compañeros animalistas uruguayos: Vía Marilina Odella. Lo que se acaba de reglamentar, es una ley, la 18741, de Bienestar Animal, Ley de tenencia responsable. La misma es del año 2009 y recién la semana pasada, se reglamentó, es decir, fue firmada por el Sr. Presidente. La ley prevée MULTAS para quienes maltraten o abandonen animales pero NO se votó aún un proyecto de ley que incluiría pena de cárcel de entre 1 y 24 meses a quienes maltraten y/o maten un animal. Eso se iba a votar pero se postergó (estamos en plena campaña electoral).La ley que se acaba de reglamentar está llena de baches y no es lo que esperábamos, pero es un comienzo al menos. Lo que sería importante es aclarar que NUNCA se votó ni siquiera en Cámara de Diputados, la pena de cárcel por maltrato.

In rete è conosciuto come “Lo Sbufalatore” e nel mondo del lavoro è un Data Analyst, SEO, Social Specialist ed esperto in Tag Container (Google Analytics, Act Commander, AT Internet, Trackingbox, Google Tag Manager, Adform, Data Studio), capacità che oggi gli consentono di vivere il mondo social con le sue facoltà di debunker, una passione che nel 2014 si è tradotta con l’apertura di Bufale.net (il più importante servizio in Italia contro le fake-news e scuola di debunking), una realtà gratuita di verifica delle fonti alla quale collaborano, nel tempo libero, altri liberi cittadini che condividono la stessa passione al di là di ogni appartenenza politica e sociale.

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