Il caso delle bustine sovraniste fotografate a Manduria (Taranto) è il topic che sta scuotendo l’opinione pubblica. La vicenda è stata riportata ieri, 8 giugno 2021, da Repubblica. Le bustine si presentavano con la scritta: “Un popolo che difende la propria identità… non è razzista”, slogan che fa pensare ai proclami cui spesso fanno ricorso negli ambienti nazionalisti e sovranisti.
Un popolo che difende la propria identità… non è razzista.
Ricevuta la segnalazione, Repubblica ha contattato l’azienda produttrice, la Royal Sugar con sede a Muro Lucano (PZ), per avere chiarimenti. L’articolo di Repubblica è riservato agli abbonati, per questo ci rivolgiamo ad altre fonti – TPI o Huffington Post – per conoscere le dichiarazioni della responsabile, V.T.. Quest’ultima riferisce che le bustine con la frase incriminata sono state rimosse dalla nuova linea di produzione.
Sulla frase incriminata, ancora, V.T. riferisce che si tratta di un aforisma preso da internet. La stessa frase è stata notata a Cagliari, Palermo e Roma in quanto l’azienda, come spiega la titolare, è fornitrice di un gran numero di bar con esportazione anche negli Stati Uniti.
Repubblica, infine, riferisce che non è dato conoscere l’autore dell’aforisma. Tuttavia lo slogan, conclude il quotidiano, compare in pagine Facebook legate all’estrema destra.
Sono trascorsi quasi dieci anni dalla sua scomparsa, eppure ancora oggi in tanti si chiedono come è morta Lilli Carati,…
Occorre portare pazienza se WhatsApp è diventato verde dopo l'ultimo aggiornamento automatico per iPhone, qualora la novità in questione non…
Parlando della rubrica retro, che ricordiamo non copre solo videogames ma anche altri esempi di intrattenimento geek, abbiamo toccato Lamù…
Ci avete segnalato in massa un titolo davvero evitabile su Alex Zanardi oggi, al punto che in tanti si sono…
Le fonti russe sanno ormai mentire in modo sfacciato, e assai vendicativo, come per il caso della notizia di Hajo…
Ogni anno dopo la Festa della Liberazione arrivano le polemiche di lana caprina su Bella Ciao. Ogni anno bisogna spiegarne…